Colombo, una vita nel film degli studenti

Evento dedicato al rabbino e preside del Roiti costretto a lasciare l’incarico per le leggi razziali. L’incontro al Meis per il centenario del liceo

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Evento al Meis per il centenario del liceo Roiti. Oggi, alle 16.30, il museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah-Meis (via Piangipane, 81) ospita un evento dedicato alla memoria di Yoseph Colombo, rabbino, filosofo e preside del liceo Roiti di Ferrara fino al 1938, anno in cui – a causa della promulgazione delle leggi razziali – dovette lasciare l’incarico. L’incontro, aperto al pubblico, inaugura le celebrazioni per il centenario del liceo scientifico Roiti (1923-2023) ed è realizzato in collaborazione con l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara. La figura di Yoseph Colombo è tra le più affascinanti e complesse. Figlio del rabbino Samuele Colombo e di Clelia Luzzati, Yoseph nasce il 21 novembre 1897 a Livorno dove inizierà i primi studi rabbinici, avvicinandosi al pensiero del celebre rabbino Elia Benamozegh. Si laurea in Filosofia all’Università di Pisa con Giovanni Gentile, Ministro della Pubblica Istruzione del Regno d’Italia. Trasferitosi a Ferrara, nel 1922 inizia ad insegnare al liceo Roiti, scrivendo importanti contributi sul tema della scuola e assumendo poi il ruolo di preside. Un incarico che porterà avanti con impegno e autorevolezza fino al 1938, anno in cui è costretto ad andarsene a causa delle leggi razziali. Con la moglie Berta Bonfiglioli, maestra dell’asilo israelitico di Ferrara, e i figli si trasferisce a Milano dove si occupa della scuola ebraica di via Eupili, dentro le cui classi studiano i ragazzi ebrei espulsi dagli istituti pubblici. Dopo aver riparato a Brescia e nei pressi di Modena riuscendo a sfuggire con la sua famiglia alle deportazioni, Colombo diventa preside nel 1946 del liceo Berchet di Milano. Vivace saggista, traduttore ed ebraista, morirà a Milano nel 1975. Celebre la frase che disse nel congedarsi come preside del Roiti: "Quanto ho fatto in questa scuola è Ebraismo applicato". Verrà proiettato un video che ricostruisce la vita del preside, realizzato dagli studenti del liceo in occasione del premio Vancini. Seguirà un intervento di Ariel Viterbo, letterato e studioso, nipote di Yoseph Colombo. Tra gli interventi, il saluto del dirigente scolastico del Roiti Roberto Giovannetti, l’introduzione del direttore del Meis Amedeo Spagnoletto, del presidente dell’Isco Anna Maria Quarzi e della professoressa Alessandra Grazzi, che insieme alla prof Iolanda Nagliati, ha coordinato il progetto. Ad essere parte attiva dell’evento sia i ragazzi, che hanno girato e interpretato il cortometraggio sia altri studenti del Liceo, che intervisteranno Viterbo.