Quelle panchine era diventate un punto di bivacco. Stando ai racconti dei residenti, erano occupate per gran parte della giornata (e spesso anche della notte) da soggetti che bevevano, sporcavano e urlavano. Un problema di decoro annoso in quella parte di centro e che, nella serata di domenica, è degenerato in qualcosa di ben più pericoloso. Una lite tra due soggetti finita nel sangue, con uno di essi all’ospedale dopo essere stato ferito al braccio e all’ascella da un oggetto appuntito, con ogni probabilità un cacciavite. Mentre la polizia di Stato ha avviato gli accertamenti per identificare l’accoltellatore – pare trattarsi di un marocchino già noto –, il Comune ha compiuto le proprie mosse. Nella giornata di giovedì, infatti, i tecnici dell’amministrazione si sono messi al lavoro e hanno tolto le panchine che si trovavano sotto agli alberi di quello slargo, diventate nel tempo il luogo di ritrovo prediletto di balordi e persone con precedenti. "La situazione in via Colomba e nella vicina piazzetta San Nicolò era sotto controllo da mesi, grazie a un dialogo continuo con i residenti – ha detto l’assessore alla Sicurezza Nicola Lodi –. Dopo esserci confrontati con loro abbiamo deciso di rimuovere le panchine per evitare che di sera vengano a formarsi gruppi di persone che disturbano con schiamazzi e bivacchi. La presenza delle panchine favoriva, infatti, il crearsi di situazioni spiacevoli, oltre che l’abbandono di bottiglie vuote e altri di rifiuti che venivano trovati il giorno dopo dai residenti".
L’aggressione all’origine della stretta risale alle 19.30 di domenica, quando due italiani hanno atteso il nordafricano in via Colomba, pare per un regolamento di conti per questioni da chiarire. Al culmine dell’alterco, lo straniero ha prima spruzzato spray urticante sui rivali e poi ha colpito uno dei due – un 36enne – con un cacciavite. La polizia è al lavoro per identificare l’aggressore, oltre che per delineare i contorni di quell’alterco che per un soffio non si è tramutato in tragedia.
Federico Malavasi