Ferrara, la gaffe del comandante dei vigili: "Le donne hanno mani per la sfoglia"

Il caso sulle armi in ditazione, le parole di Rimondi scatenano la reazione di Baraldi (Pd) e dei sindacalisti Zagatti (Cgil) e Zanirato (Uil)

Claudio Rimondi, comandante dei Vigili urbani di Ferrara

Claudio Rimondi, comandante dei Vigili urbani di Ferrara

Ferrara, 31 dicembre 2020 - Una battuta che probabilmente voleva essere innocua, ma che ha suscitato un vespaio di reazioni, sul web e non solo, con interventi di politici e sindacalisti. Tutto nasce dalle parole del comandante della Polizia Municipale Claudio Rimondi, che martedì parlando delle armi che arriveranno in dotazione dal 2021 agli agenti della polizia municipale, ha spiegato che l’amministrazione ne ha rottamate almeno una ventina, ormai obsolete in quanto pesanti circa due chili e ingestibili dalle donne, "le cui mani sono idonee a fare la sfoglia".

Una frase fuori posto, sottolineata immediatamente da diversi esponenti dell’opposizione, in primis la consigliera comunale del Pd Ilaria Baraldi. "Affermazioni in bilico tra uno stantio patriarcato e un controllato ma sempre attuale machismo – ha scritto la Baraldi sul suo profilo Facebook –: sento già il levarsi di scudi della assessora alle Pari Opportunità Dorota Kusiak...".  

Non sono tardate altre reazioni del mondo politico. A cominciare dal segretario provinciale della Uil Massimo Zanirato, che ha scritto sulla sua pagina social che "non si tratta di una battuta scherzosa ma purtroppo di misoginia. Siamo noi uomini i primi a doverci ribellare ad atteggiamenti simili se vogliamo costruire una società migliore".

Il suo collega Cristiano Zagatti, segretario generale della Cgil di Ferrara, si è unito al coro mandando un intervento: "Non potevo credere ai miei occhi quando ho letto che considerazione ha il Comandante della Polizia Municipale di Ferrara delle donne, affermando divertito che “le mani delle donne sono idonee a fare la sfoglia” – scrive Zagatti –. È possibile tollerare un’affermazione simile, senza esigere delle scuse? Chi ha responsabilità pubbliche, ritengo non possa permettersi di mascherare con lo scherzo la mancanza di rispetto per il genere femminile, e se non si comprende ciò, qualche domanda sull’adeguatezza al ruolo viene naturale porsela. È ormai il tempo che i primi ad esprimere sdegno e condanna per affermazioni simili siano proprio gli uomini. Chi accetta in silenzio questo linguaggio è complice nella misoginia. Ne approfitto per augurare a tutte e tutti, donne e uomini, un nuovo anno che ci veda uniti, insieme, solidali nel rivendicare pari dignità e maggiore rispetto delle donne e di ogni essere umano".