"Con il pulmino nelle campagne Marcia in più contro il caporalato"

Fenomeno in crescita. Iniziativa per incontrare i braccianti mentre sono impegnati nella raccolta. L’appello della Flai: "Serve una cabina di regia, diamo forza a chi trova il coraggio di denunciare"

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FERRARA

La nuova frontiera della lotta al caporalato scorre sotto le ruote di un pulmino che già batte le campagne ma che da fine luglio inizierà a macinare chilometri su chilometri, rivendicazioni e buste paga. A bordo del mezzo, tra strade sterrate e capezzagne nell’assolato panorama della pianura padana, ci saranno i sindacalisti, quelli che credono che il loro lavoro, come una missione, sia di battersi per i diritti, magari con il sogno di un mondo migliore. A cominciare dai filari di un campo di pomodori nei paesi della Bassa Ferrarese. A credere con forza in quello che chiama ’sindacato di strada’ è Dario Alba (foto in alto), della Flai sigla di categoria della Cgil che organizza i lavoratori agricoli. Spiega: "La campagna per informare i lavoratori con il pulmino l’abbiamo già fatta, adesso si riparte. Stiamo fissando le date in un calendario, siamo già pronti a programmare le uscite per fine luglio ed il mese di agosto. Parleremo anche dei rischi dei colpi di sole in mezzo ai campi, rischi che si corrono durante la raccolta. Anche questo è un punto che fa parte della lotta per la tutela della salute dei lavoratori". Il progetto è stato studiato con i referenti sindacali anche di altre province della regione, in modo da rendere l’operazione più capillare. "Come funziona? Semplice – spiega Dario Alba – partiamo da un paese e poi andiamo avanti seguendo un itinerario che ci porta nelle campagne". A quel punto l’autista tira il freno, i sindacalisti scendono e cominciano a fare volantinaggio, a spiegare quali sono le leggi che in Italia tutelano il lavoro. "Illustriamo come si struttura una busta paga – entra nei dettagli – i diritti ed anche i doveri che ha un lavoratore, cerchiamo di dare loro con le informazioni una coscienza di quello che sono, il primo passo per dare dignità a chi lavora". Non passa solo da un pulmino e dal sindacalismo di strada la lotta al lavoro nero e al caporalato. Proprio durante la festa della legalità, al parco Coletta, si è parlato di sfruttamento e caporalato nei settori produttivi del territorio ferrarese.

All’orizzonte una cabina di regia formata da tutti i protagonisti di questa battaglia per mettere un freno ad un fenomeno che si è radicato anche nelle ricche pianure del nord Italia. "Il caporalato – non nasconde questa amara realtà il sindacalista della Flai – è in aumento nella nostra provincia, in modo particolare nelle aree del Basso Ferrarese. Qualcosa sta funzionando se vediamo che aumenta nelle aziende il numero di giornate denunciate, la legge contro il caporalato serve a far emergere il sommerso". Ma è necessario un passo in più. "Continueremo – annuncia con decisione – a batterci per creare una cabina di regia che metta in campo azioni veloci ed efficaci per contrastare l’illegalità. L’organismo sarà in seno all’Inps e prevede il coinvolgimento del prefetto. I lavoratori stanno denunciando con sempre maggiore forza le situazioni di sfruttamento, non voltiamo le spalle a questa prova di coraggio e dignità".

Mario Bovenzi