Coronavirus Ferrara, boom di gelati a domicilio

Si paga attraverso un’applicazione e si lasciano le vivande sulla porta con Deliveroo: "Solo nel fine settimana, ben 28 chiamate"

I ferraresi ordinano meno a domicilio, ma nel weekend la richiesta aumenta (Businesspress)

I ferraresi ordinano meno a domicilio, ma nel weekend la richiesta aumenta (Businesspress)

Ferrara, 26 marzo 2020 - Sarà per le misure governative sempre più stringenti, sarà per l’arrivo della bella stagione, sarà perché in tempi duri i dolci sono senza dubbio uno dei pochi toccasana per il morale, ma vola la produzione di gelati in città. Soprattutto nel fine settimana. E così, anche un servizio di consegna a domicilio come Deliveroo si è dovuto adattare: "Fino a pochi giorni fa – raccontano i riders – portavamo in giro un po’ tutti i cibi. Nell’ultimo weekend i ferraresi hanno ordinato praticamente solo gelati". Ne avevamo parlato due settimane fa, di quanto in tempo di coronavirus anche il business delle consegne sia diminuito. I cittadini, forse, non sono perfettamente a conoscenza di quanti e quali siano i ristoranti che abbiano adottato questo sistema. Altri, magari, non sono esperti di tecnologia. Fatto sta che anche i riders, in città, sono pian piano diminuiti. "Dall’inizio della quarantena – proseguono i fattorini – siamo passati dall’essere circa una sessantina a poco più di dieci. Prima le attività di ristorazione hanno limitato gli orari, poi molte hanno chiuse".

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Se dentro al pentolone aggiungiamo anche l’ingrediente della spesa fai-da-te, uno dei pochi ‘svaghi’ ancora consentiti dai decreti ministeriali, il gioco è fatto: i ferraresi ordinano a domicilio meno di un tempo. Ma nel fine settimana, come detto, le cose cambiano. "Tra venerdì e domenica – racconta Amir Khan di Deliveroo – c’è stato un boom di consegne. Nella sola giornata di venerdì, tra l’altro, ho effettuato 28 consegne: solo due da ristorante e 26 di gelato". Eccola, dunque, la grande novità. Vaschette che, di fatto, viaggiano da una parte all’altra della città a bordo delle biciclette dei fattorini e che, almeno per un momento, fanno rivivere nella mente dei clienti il sapore della bella stagione.

Ma c’è di più. A cambiare, in questi ultimi giorni, non sono stati solamente i gusti dei ferraresi, ma anche l’umore: "Adesso – riprende Amir – vedo più persone preoccupate. Diciamo che, in media, la metà della gente che ordina a casa è comunque tranquilla, mentre un altro 50% ha timore della situazione. Ad ogni modo, noi usiamo sempre guanti e mascherine e la consegna non avviene mai di persona: si lascia il prodotto sulla porta, poi è il cliente che lo ritira". Con il pagamento, invece, il problema non si pone, visto che avviene tramite applicazione.

"Però a volte ci sono le mance – scherza il rider –. In quel caso ci appoggiano i soldi sulla bici o sopra al contenitore del cibo e noi li prendiamo da lì". Poi, per i fattorini del nuovo millennio, si torna alla base ad attendere un altro ordine. Peccato che il coronavirus abbia anche cancellato i luoghi di ritrovo abituali. Oggi ogni rider si ferma dove capita, solitamente in zona piazza, da solo. Ad aspettare che qualche ferrarese abbia poca voglia di andare a fare la spesa e opti per la consegna a domicilio del pranzo o della cena. Anzi, ormai bisogna dire del dopocena, dato il boom improvviso di richieste di gelati.