Coronavirus Ferrara, verifiche più serrate sulle Cra. "Vogliamo isolare possibili focolai"

Quattro persone ricoverate a Cona. Riflettori dell’Ausl sulle strutture residenziali per anziani e disabili

A pieno regime anche l’attività delle Usca, le unità di continuità assistenziale

A pieno regime anche l’attività delle Usca, le unità di continuità assistenziale

Ferrara, 19 ottobre 2020 - Altre quattro persone (tre della città, una residente fuori provincia) sono state ricoverate ieri al reparto Covid dell’ospedale di Cona. Tra i positivi (63 i nuovi casi, di cui ben 61 asintomatici) la maggioranza arriva dalla rete delle Cra, le residenze assistite per anziani. Sono infatti 39 gli ospiti, ora tutti in isolamento e 16 operatori della stessa Cra, sempre individuati tramite screening. Una situazione che già sabato aveva fatto alzare le antenne al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl. L’aumento dei casi era riferibile alle strutture per le quali era stato disposto nei giorni scorsi un provvedimento di isolamento precauzionale: la Cra Rti di via Ripagrande, la Residenza Caterina e il complesso Santa Chiara/Il Parco, che comprende anche un centro residenziale per disabili. Nelle ultime giornate per un’unica struttura (Comunità Alloggio per anziani ’Il tiglio’ di Jolanda) è stato disposto un provvedimento di isolamento cautelativo, in seguito al riscontro positivo di un tampone di controllo eseguito in Pronto soccorso a Cona (accesso per patologia non riferibile a coronavirus e rientro in struttura). Operatori e ospiti sono già stati sottoposti al controllo con tampone e risultano tutti asintomatici. Leggi ancheCoronavirus: il bollettino in regione - I dati in Italia - Nuovo Dpcm: cosa prevede Sabato l’Azienda Usl, con la collaborazione dei gestori, ha eseguito un intervento massivo di controlli per completare la mappatura dei positivi nelle strutture con soggetti in quarantena e provvedere alla verifica dell’evoluzione dei contagi nelle strutture già precedentemente testate. Nel complesso sono stati eseguiti circa 700 tamponi sommando ospiti ed operatori. Altri 786 sono stati refertati nella giornata di ieri. Negli ultimi giorni il maggior incremento dei casi si è registrato presso alla Cra Ripagrande, mentre l’attigua struttura gestita dall’Aspa (Cra e Nucleo Speciale demenze) risultano esenti da casi. A scopo precauzionale anche gli ospiti ed il personale di questa Cra sono stati inseriti nel programma di screening. Anche al pensionato Cavalieri di Cento si conferma la negatività dei monitoraggi eseguiti e l’assenza di casi clinici in esordio. Ma qui, come pure alla Eppi di Portomaggiore, pur in assenza di casi positivi, viene mantenuto il provvedimento di quarantena, a scopo cautelativo. Fino a sabato sera, per alcuni ospiti delle strutture della città, si è reso necessario il ricovero ospedaliero, dovuto al peggioramento del quadro clinico, anche se al momento non vengono segnalati casi che richiedano la terapia intensiva. A pieno regime anche l’attività dei medici in servizio nelle Usca, le unità di continuità assistenziale, in servizio 12 ore al giorno anche per la supervisione dei casi attivi nelle strutture. L’Azienda Usl, nel suggerire cautelativamente a tutte le strutture di sospendere le visite dei familiari, ha previsto anche un ‘retraining’ formativo sulle procedure da adottare, e prevede controlli mirati sullo svolgimento delle attività.