Coronavirus Ferrara news, stop a piscine, palestre e impianti

L’ordinanza della Regione sull’attività sportiva di base e per i centri diurni: "Intesa con i sindaci"

Sospesa temporaneamente l’attività anche nelle piscine comunali

Sospesa temporaneamente l’attività anche nelle piscine comunali

Ferrara, 9 marzo 2020 - Si ferma lo sport di base e la pratica non agonistica. La decisione è stata assunta ieri sera dalla Regione: "A dimostrazione del fatto che non abbiamo alcuna intenzione di indebolire i provvedimenti del Governo, d’accordo con i sindaci dei territori esclusi dalle misure più restrittive – l’annuncio del presidente Stefano Bonaccini –, ho appena assunto un’ordinanza che estende la sospensione dell’attività di palestre, piscine, attività ricreative anche alle zone che il Governo aveva escluso e che quindi varranno in tutto il territorio regionale". Con la stessa ordinanza, "metteremo in protezione quella parte della popolazione più fragile che oggi frequenta i nostri centri diurni: parliamo di persone non autosufficienti che trovano in questi servizi un supporto molto importante per sé e per le proprie famiglie, ma che in questo momento rappresentano un rischio troppo alto per la loro salute – prosegue Bonaccini –. Per questo, sospendiamo l’attività dei centri diurni in tutta l’Emilia-Romagna, chiedendo ai Comuni di rafforzare l’assistenza domiciliare. Come Regione, li sosterremo in questo sforzo".

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Il provvedimento della Regione era atteso già dalla mattinata, ma c’è chi già lo aveva anticipato. Si tratta della Uisp provinciale che già in mattinata aveva deciso "di sospendere tutta la corsistica e gli allenamenti ordinari, e di chiedere tutti i centri sportivi attualmente gestiti dalla nostra organizzazione". La comunicazione, firmata dal presidente Enrico Balestra, è indirizzata al sindaco Alan Fabbri, all’assessore allo Sport Andrea Maggi e a tutti i membri della Consulta dello Sport. La decisione, in prima battuta, interessava la sola Uisp. Che distingueva due casistiche differenti: "Per i gestori della Bocciofila di via Pastro, del Tennis Club Giardino, delle palestre Jazz Studio Dance di via Boccacanale e del Centro Sportivo Arginone comunichiamo la chiusura precauzionale a seguito si sospensione delle attività, non sussistendo particolari vincoli contrattuali con il Comune, ovviamente in accordo con i soci e le società frequentatrici".

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Per quanto riguarda il Pattinodromo e il Campo Scuola di via Canapa, la Uisp chiede al Comune di "interdire ogni accesso al pubblico e di confrontarsi con le società sportive rispetto alle condizioni e alla responsabilità di continuare la propria attività". Infine la piscina di via Pastro: "Chiediamo all’amministrazione l’autorizzazione a chiudere l’impianto: gli spazi ristretti degli spogliatoi e dei corridoi, nonostante il contingentamento degli accessi e la sospensione di gran parte delle attività non ci consegna la ragionevole certezza e conseguente serenità di poter rispettare tutte le prescrizioni richieste dal nuovo decreto". La scelta della Uisp ovviamente è stata superata dal provvedimento ufficiale della Regione, condiviso anche dal sindaco Alan Fabbri: a questo punto, tutti gli impianti sportivi di base, le piscine e le palestre dovranno ossservare la sospensione temporanea dell’attività. Per quanto riguarda i centri diurni, si tratterà di capire attraverso quali forme arriverà il supporto a chi vi fa ricorso per esigenze di salute e riabilitative.

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Da oggi, in ogni caso, la Uisp avvierà una serie di riunioni (rigorosamente online tramite le piattaforme digitali digooglemeet) "per consultare le società sportive, i tecnici-educatori ed i nostri soci per elaborare con loro i contenuti del progetto di ridefinizione di tutte le attività ordinarie sospese verso attività all’aperto, a chilometro zero, in piccoli o piccolissimi gruppi nel rispetto delle distanze e delle prescrizioni igienico-sanitarie delle ordinanze", sottolinea il presidente provinciale.  

Il dettaglio delle misure provincia per provincia

 

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