Ferrara, lezioni di arabo per i soccorritori delle ambulanze

L'azienda è punto di riferimento in Italia: fornisce le basi di lingue di altri Paesi per comprendere meglio i pazienti stranieri

Soccorritori del 118

Soccorritori del 118

Ferrara, 4 dicembre 2018 – Aiutare feriti e malati stranieri anche attraverso la comprensione del loro linguaggio. Ferrara, in questo, è il punto di riferimento italiano grazie ad Euro Project Lab. L’agenzia cittadina attiva da anni nel settore della formazione e dei progetti europei è, infatti, la referente di un progetto nato in Germania ed ora diffuso in tutto il continente.

Un’idea che, attraverso corsi di formazione specifici, mira ad insegnare ai volontari e al personale delle ambulanze le lingue e le culture straniere, per meglio comprendere i bisogni dei feriti. «È diventata una necessità – spiega Alexandra Storari, presidente di Euro Project Lab – in quanto capita spesso che la situazione diventi complicata non solo dal punto medico ma anche e soprattutto sotto il punto di vista comunicativo».

L’aumento di persone di culture diverse nel nostro territorio, insomma, ha spinto l’Europa ad adeguare i servizi primari: è nato così, dunque, il progetto di mediazione culturale a bordo delle autoambulanze. «Ogni Paese – prosegue Storari – ha una sola agenzia di riferimento e, per l’Italia, siamo noi. L’iniziativa prevede un corso (in parte online, in parte in aula a Modena, di 80 ore totali assolutamente gratuito) che inizierà il prossimo 18 dicembre e che terminerà a luglio con una giornata evento a Lipsia, in Germania».

Ferrara, dal canto suo, rappresenterà l’Italia anche in quella circostanza. Un’occasione particolare, in cui verranno dapprima raccolte tutte le informazioni elaborate e in cui, poi, verrà progettata un’applicazione per smartphone.

«Aiuterà gli operatori in casi complessi – sottolinea ancora la presidente dell’agenzia ferrarese –. Sarà semplice da usare e ricca di immagini e potrà consentire a chi deve intervenire di imparare alcuni frasi basilari, magari in arabo, in turco o in cinese. E, tra l’altro, insegnerà a tutti gli usi di culture diverse».

L’intento è, dunque, quello di agevolare il rapporto soccorritore-ferito, consigliando all’operatore sanitario di turno come meglio comportarsi se di fronte si ritrova un uomo o una donna di una etnia diversa dalla sua che non parla l’italiano. «Già da qualche anno – conclude Storari – abbiamo avuto l’appoggio delle aziende sanitarie locali e per iscriversi al corso è possibile contattare lo 059645421». In un mondo che cambia e si mescola sempre più velocemente, quindi, c’è chi – è proprio il caso di dirlo – corre in soccorso degli operatori delle ambulanze. Saranno loro, poi, a dover ampliare le proprie conoscenze linguistiche e culturali per garantire un servizio sempre più all’avanguardia.