Credito e bonus, non penalizzare le aziende ’sane’

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Paolo

Cirelli*

Attualmente il Governo sta portando avanti, per l’imminente approvazione, il decreto Sostegni Ter. Come Confartigianato, ci preoccupa in particolare il punto legato alla cessione dei crediti d’imposta sul comparto casa: i bonus concessi dall’Esecutivo stesso. Questo meccanismo, così come è stato concepito, mette a rischio tutto il comparto produttivo che ruota attorno alla ’casa’. Se passasse così, la norma inibirebbe l’intero meccanismo della cedibilità illimitata del credito. Se infatti fino ad oggi il credito maturato dalle imprese poteva essere ceduto più volte, qualora dovesse passare il decreto non emendato, si configurerebbe un rallentamento del processo di acquisizione dei crediti stessi e le imprese potrebbero trovarsi in forte squilibrio di liquidità. Pur comprendendo la ratio della norma, non capiamo perché si debbano limitare i pasaggi della cessione del credito a tutti, compresi gli intermediari finanziari autorizzati (banche, assicurazioni, società di leasing e finanziarie). Enti, questi ultimi, già sottoposti a rigidi controlli delle autorità anti-riciclaggio. Confidiamo pertanto che il Governo, su questo punto, faccia un dietrofront e consenta alle imprese, almeno, di continuare a poter cedere il credito d’imposta agli intermediari finanziari autorizzati. Rassicurando banche e mercati. In questo modo, si continuerebbe a garantire alle aziende la liquidità necessaria per proseguire nel loro processo produttivo. E’ giusto e doveroso, laddove si intercettino situazioni di frodi nell’utilizzo dei bonus, perseguire i reati finanziari coi fondi pubblici. Tuttavia, per poche mele marce, non può rimetterci l’intero sistema imprenditoriale italiano.

*segretario provinciale Confartigianato Ferrara