Crisi Ucraina, l’export rischia la stangata

Nel 2020 i valori più alti degli ultimi dieci anni. Lo scorso anno i dati hanno rilevato un calo del 48,6%, con cifre sotto i 3 milioni di euro

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di Federico Di Bisceglie

I rapporti commerciali tra Ferrara e l’Ucraina ci sono e non sono di poco conto. A testimoniarlo sono i dati della camera di commercio che, se letti con attenzione, possono restituire un’idea di quanto la crisi e le tensioni con la Russia graverebbero anche sul nostro territorio. Effetti che sono in parte già tangibili e che si sostanziano in una contrazione del valore dell’export nel 2021. Ma andiamo con ordine. Nella graduatoria decrescente per paese del 2020, l’Ucraina rappresentava il 48esimo partner commerciale per le imprese ferraresi, dopo Singapore e prima della Serbia, superata da altri 25 paesi europei, tra cui la Lettonia. Lo scorso anno, ultima data per la quale si dispongono informazioni su dodici mesi, l’export ferrarese in Ucraina ammontava a poco più di 5,4 milioni di euro, registrando un aumento consistente (+18,3%) rispetto all’anno precedente, al contrario di quanto avvenuto per il complesso delle destinazioni (-16%). Proprio nel 2020 è stato raggiunto il valore più alto degli ultimi dieci anni. I dati più recenti, aggiornati a settembre 2021, indicano invece un calo delle esportazioni, per ora non raggiungono i 2,8 milioni di euro con una diminuzione del 48,6% rispetto allo stesso periodo del 2020. Questo trend è accompagnato da un aumento "relativo" consistente delle importazioni (appena 896mila euro), dal momento che nei primi nove mesi dello scorso anno avevano superato di poco i 200mila euro. Il saldo è sempre stato a vantaggio di Ferrara e continua ad essere positivo e il valore più elevato si è registrato proprio lo scorso anno.

Il minimo dell’export è stato invece toccato nel 2009, a causa di diffuse riduzioni in tutte le principali voci manifatturiere, ma soprattutto per la contrazione relativa ai macchinari. Le imprese ferraresi hanno esportato nel 2020 verso l’Ucraina merci (5,4 milioni di euro) per un valore che corrisponde circa allo 0,3% dell’export complessivo della provincia (poco meno di due miliardi di euro), quando la Russia, nostro settimo partner più importante, compra prodotti per quasi 60milioni di euro. Il valore delle esportazioni verso l’Ucraina è concentrato per il poco meno di due terzi nel settore manifatturiero e per il 34% in prodotti agricoli, più in dettaglio si tratta di 1,4 milioni di euro per prodotti di colture permanenti e 438mila euro per piante vive.