Diffamazione, il giudice si riserva

Approda in aula uno dei filoni d’inchiesta scaturiti dell’affaire Arquà, la vicenda giudiziaria nata dalle lettere anonime inviate al vicesindaco Nicola Lodi. ll procedimento discusso ieri davanti al gip scaturisce dalla querela di Rossella Arquà a carico del numero due della giunta, indagato per diffamazione aggravata per un video postato sui social nel quale accusava la consigliera di avergli mandato lettere minatorie con un proiettile a casa. Il pubblico ministero Lisa Busato, titolare del fascicolo, aveva chiesto l’archiviazione dell’indagine. Istanza alla quale la difesa della consigliera ha fatto opposizione. Il caso è quindi approdato ieri mattina in aula davanti al gip Silvia Marini. Al termine della discussione delle parti (per il vicesindaco Lodi era presente l’avvocato Carlo Bergamasco, per Arqà l’avvocato Fabio Anselmo), il giudice si è riservato la decisione.