LAURA GUERRA
Cronaca

Essere donne attive in Europa. Un manifesto di ’Strade’ lo spiega

E’ dell’Associazione centese Strade, il progetto ‘Tratti manifesti’ dell’associazione Strade, un importante progetto realizzato con i disegni prodotti durante workshop...

E’ dell’Associazione centese Strade, il progetto ‘Tratti manifesti’ dell’associazione Strade, un importante progetto realizzato con i disegni prodotti durante workshop...

E’ dell’Associazione centese Strade, il progetto ‘Tratti manifesti’ dell’associazione Strade, un importante progetto realizzato con i disegni prodotti durante workshop...

E’ dell’Associazione centese Strade, il progetto ‘Tratti manifesti’ dell’associazione Strade, un importante progetto realizzato con i disegni prodotti durante workshop a Cento con ragazze e ragazzi, alle quali e ai quali è stato chiesto di condividere la loro visione di diritto, accesso, comunità, connessione, diversità e pluralismo. Da qui è uscita la frase forte che campeggia sui manifesti a Cento e che recita ‘E’ nostro diritto essere viste’.

"Il progetto è promosso da noi insieme a Cefa di Bologna e EducAid di Rimini, attraverso un finanziamento della Regione su un bando legato alla partecipazione e cittadinanza europea – dice Alessandro Mazzini, presidente di Strade - ha visto impegnati per 6 mesi gruppi di giovani e di donne in tre città dell’Emilia Romagna cioè Cento, Bologna e Rimini, attraverso workshop ed eventi di formazione legati alla consapevolezza sul concetto di cittadinanza europea. Lo hanno fatto attraverso le illustrazioni cioè la narrativa come possibilità espressiva che va oltre le lingue e i livelli culturali".

A Cento sono state coinvolte 20 donne e oltre 150 persone tra giovani e adulti a livello regionale. "A Cento in particolare, si è lavorato insieme alle donne che frequentano i nostri corsi di lingue italiano e autonomie per la vita – prosegue - attraverso degli incontri che hanno visto l’utilizzo dell’espressione grafica e narrativa e con l’approccio portato dall’illustratrice milanese Carlotta Albieri che ha lavorato insieme alle donne su disegni che rappresentavano la loro condizione di cittadine europee e della nostra comunità. Sono emersi elementi interessanti legati proprio all’espressione anche di donne che molto spesso vivono un po’ nell’ombra o addirittura nell’invisibilità perché provengono da background migratori".

Da qui sono usciti 60 manifesti che saranno in tutta la Regione. "Attraverso questo progetto Strade, con il Comune che è ente patrocinante, ha voluto portare l’attenzione proprio sul diritto di essere viste e quindi l’emersione di una situazione femminile che vuole presentarsi alla cittadinanza attraverso una forma diversa, grafica, che non ha bisogno di parole".