Falsi vaccini Ferrara, verifiche su una morte. Il focus si allarga su altri medici

Proseguono le indagini dopo gli arresti. Controlli su un paziente di Gennari deceduto per Covid

Uno degli episodi registrati dalle telecamere della guardia di finanza

Uno degli episodi registrati dalle telecamere della guardia di finanza

Ferrara, 15 marzo 2022 - Decessi sospetti, legami con alcune farmacie e il possibile coinvolgimento di altri sanitari. Loperazione Red Pass – che sabato ha portato all’arresto con custodia ai domiciliari dei medici di base Marcella Gennari e Chiara Compagno e della figlia e assistente della prima, Francesca Ferretti – ha aperto la strada a diverse piste investigative che ora sono sotto la lente degli inquirenti.

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La prima, come già emerso sin dalle ore successive al blitz, è quella delle farmacie. Dalle pieghe dell’inchiesta emergerebbero spunti relativi a presunte falsificazioni di certificati di positività di tamponi (utili per poi ottenere il Green pass da guarigione). Il focus di procura e guardia di finanza si è quindi stretto sul titolare di una farmacia e sulla dipendente di un’altra (quest’ultima avrebbe agito alle spalle e all’insaputa del gestore).

Ad accendere i riflettori su queste situazioni sarebbero state alcune frasi delle indagate intercettate dai finanzieri. In un caso, Compagno indicherebbe una farmacia nella quale sarebbe possibile risultare positivi al Covid. In un’altra intercettazione, invece, Gennari parla nel suo ambulatorio con una farmacista, la quale sembrerebbe ammettere di aver rilasciato certificazioni a seguito di un test falsificato o mai eseguito. Le verifiche su questo fronte, va chiarito, sono allo stato embrionale e al momento non ci sono elementi per concretizzare accuse specifiche, come ad esempio quella di un accordo con le dottoresse arrestate. Si tratta però di un filone sul quale l’attenzione degli investigatori si sta via via concentrando.

Così come non si sta trascurando la pista dei pazienti finiti in Rianimazione nonostante risultassero vaccinati. Tra questi c’è il caso di Roberto Marescotti, medico vicino alla galassia ‘No vax’ deceduto dopo aver contratto il Covid. Stando a quanto emerso, Marescotti risultava vaccinato da Gennari ed è stato curato come paziente già sottoposto al siero. Il fatto che non rispondesse alle cure ha sin da subito destato sospetti, poi finiti all’attenzione degli inquirenti.

C’è poi l’ipotesi che il ‘giro’ sia molto più ampio rispetto a quanto ricostruito finora da procura e guardia di finanza. Le indagini dovranno infatti chiarire se Gennari e Compagno agissero da sole e, in caso contrario, se ci siano anche altri sanitari coinvolti. Al di là di questo aspetto, è praticamente certo che la lisa degli indagati sia destinata ad allungarsi. Al momento risultano iscritte solo le due dottoresse e l’assistente ma, al termine delle verifiche in corso in questi giorni, è probabile che finiscano sotto inchiesta anche le persone che hanno pagato per avere il Green pass a seguito del falso vaccino o che lo hanno avuto a titolo gratuito. L’ipotesi è che l’elenco possa arrivare anche a duecento iscrizioni. A seconda della posizione potrebbero dover rispondere ‘solo’ di falso oppure anche di corruzione.