Giardino di Cremazione, riattivata la prima linea

Investimento di 90mila euro per la caldaia dell’impianto e per altri interventi di miglioria del quadro elettrico

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È stata riattivata la prima linea al Giardino della Cremazione di Copparo. Sono infatti già completati i lavori manutenzione all’impianto e con essi l’installazione del nuovo sistema di filtraggio, parte dell’appalto relativo alla seconda linea. Realizzata nel 2014, la prima linea di cremazione era ferma dal 15 settembre scorso per consentire gli interventi di urgenti di manutenzioni resi necessari da problemi tecnici riscontrati alla caldaia. Sono stati eseguiti, per un investimento di circa 90mila euro, la manutenzione alla caldaia dell’impianto, il rifacimento del rivestimento interno della camera di cremazione e l’adeguamento del quadro elettrico di comando e controllo. Ora l’accensione, cui seguiranno i trenta giorni di collaudo e l’esecuzione delle verifiche richieste da Arpae. Gecim ha inoltre centrato un ulteriore obiettivo con la certificazione del nuovo sistema di tracciamento automatizzato, che porterà considerevoli migliorie grazie all’efficientamento e al monitoraggio dell’attività, garantendone la sicurezza in tutti gli stati di avanzamento. Esprime soddisfazione Giacomo Turra, il neo amministratore unico della società: "I lavori condotti sulla prima linea e la sua riattivazioni consentono di dare continuità al servizio, assicurandone le tempistiche e gli alti standard – riferisce –. Rappresenta poi un valore aggiunto il nuovo sistema di tracciamento, con l’automazione del processo, che fa di quello copparese un impianto certamente all’avanguardia". Nonostante i lavori realizzati sulla prima linea al Giardino della Cremazione, l’attività è comunque proseguita. Questo grazie alla seconda linea messa in funzione nello scorso mese di settembre della seconda linea al Giardino della Cremazione, realizzata con un investimento di oltre 600mila euro, comprensivo di un sistema di monitoraggio in continuo e di ulteriori sistemi di abbattimento dei fumi. La nuova struttura, dunque, ha permesso di dare continuità al servizio, nel periodo in cui la prima è stata spenta per consentire interventi di urgenti manutenzione che si sono resi necessari.