I quadri di Daolio alla Marfisa "Mito assoluto esposto a Ferrara"

I lavori del leader dei Nomadi saranno ospitati in città.. Fabbri: "Grazie alla compagna. Rosanna Fantuzzi"

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"Il fondatore e la storica voce dei Nomadi Augusto Daolio vive oggi nel cuore di Ferrara, con la sua arte, la sua musica e con la benefica azione di “Augusto per la vita”, progetto che, grazie alla compagna Rosanna Fantuzzi, che ringrazio, ha finanziato in questi anni l’acquisto di macchinari sanitari, la ricerca e le borse di studio per giovani". Così il sindaco Alan Fabbri in vista dell’apertura al pubblico della mostra “Augusto Daolio. Il respiro della natura” - con le opere pittoriche e i disegni del celebre cantante e fondatore dei Nomadi - da sabato 18 giugno, alla Palazzina Marfisa d’Este di Ferrara (Corso Giovecca 170). Nel dettaglio, le opere esposte a Ferrara sono una significativa selezione di 56 lavori, tra olii e chine colorate, realizzate tra il 1973 e il 1992.

Fabbri, nel suo intervento pubblicato sul catalogo della mostra, edito da Ferrara Arte (che sarà disponibile da venerdì), scrive: "Augusto Daolio è per me un mito assoluto, è la mia infanzia, la musica eterna, la voce dell’anticonformismo, sono gli anni Sessanta e Settanta, rivissuti da chi – come me – appartiene a una generazione successiva. Daolio è nel cuore e negli affetti, sono le canzoni che ti rimangono impresse da bambino, quelle che accompagnano i tuoi anni più belli e che ti tornano in mente percorrendo la via Emilia o attraversando le campagne. Sono i concerti visti con mio padre, l’entusiasmo coinvolgente di tanti fan, a cui tu partecipi, da bambino, ancora incosciente ma semplicemente felice. La vita mi ha dato la fortuna di conoscere Rosanna Fantuzzi, che di Augusto fu la compagna, e di assistere, da sindaco, al concerto di Zucchero che – il 19 luglio 2021, in piazza Trento e Trieste – ne ha ricordato l’affetto e il genio, riproponendo alcuni suoi brani storici. Momenti indimenticabili. La potenza dell’arte è capace di rendere l’uomo immortale. E Augusto Daolio è due volte immortale, lo è per le sue canzoni, lo è per i suoi quadri che noi ammireremo a Palazzina Marfisa d’Este diventando – come lui voleva – ‘partecipi di un libero giocare di significati ed emozioni’".