FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Il bilancio regionale per Ferrara: "Sociale, sanità e infrastrutture: dalla manovra 46 milioni di euro"

Il punto con l’assessore regionale Calvano (Pd): "Aumentato il fondo per la non autosufficienza. Ben 42 milioni per l’elettrificazione della linea ferroviaria che collega il capoluogo a Codigoro". .

Il bilancio regionale per Ferrara: "Sociale, sanità e infrastrutture: dalla manovra 46 milioni di euro"

Il bilancio regionale per Ferrara: "Sociale, sanità e infrastrutture: dalla manovra 46 milioni di euro"

Strategia e conti in ordine. Territorio e visione. Sono questi gli elementi sui quali si incardina la manovra appena approvata dalla Regione Emilia-Romagna e che porterà, tra gli altri, qualcosa come 46 milioni di euro alla nostra provincia per il fondo della non autosufficienza, dieci milioni di euro dedicati alle aree interne e 42 milioni per l’elettrificazione della linea ferroviaria che collega il capoluogo a Codigoro. A spiegare al Carlino la ratio con la quale è stato stilato il documento economico è l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano.

Assessore, partiamo dalle ricadute della Manovra sul territorio. Quali le voci più rilevanti?

"Per la provincia estense la Regione ha riservato un’attenzione particolare sotto tanti punti di vista. Lo sforzo è stato rilevante in particolare sulla garanzia dell’aumento del fondo per la non autosufficienza, che consta di 46 milioni di euro. Nel complesso, in Regione sono stati investiti 140 milioni a sostegno delle famiglie, *nonostante il taglio di 44 milioni da parte del Governo*. E, sul territorio estense, questi finanziamenti serviranno – ad esempio – a garantire il trasporto pubblico scolastico gratuito per i figli di famiglie a basso reddito. Abbiamo stimato che di questa iniziativa beneficeranno qualcosa come 14mila giovani in tutta la provincia".

Un’attenzione particolare è stata riservata alle Aree interne. Qual è l’obiettivo?

"Concorrono, per la verità, una serie di fattori. Il primo è cercare di renderle più "appetibili" ed evitare lo spopolamento di alcune zone in particolare del Basso ferrarese. Tant’è che, nelle aree interne della provincia estense, verrà garantita la gratuità dei nidi per le famiglie con un isee fino a quarantamila euro. Di più. Questo bilancio dà gambe a una strategia più complessiva che la Regione ha sulle aree interne. Basti pensare che per il territorio ferrarese e per i nove Comuni coinvolti abbiamo stanziato dieci milioni di euro".

A cosa verranno destinate queste risorse?

"Non ci sarà una suddivisione pedissequa, ma sono risorse mirate funzionali a realizzare infrastrutture sociali, interventi di rigenerazione urbana, servizi e strategie legate anche all’attrattività turistica".

In Manovra trova un largo spazio il tema delle infrastrutture. Annoso per il nostro territorio. Qual è la rotta tracciata?

"Sono tre le infrastrutture sulle quali la Regione ha assunto impegni poderosi e che impattano sul nostro territorio. La Cispadana, la Statale 16 e la Ferrara-Bologna (l’allargamento che prevede la realizzazione della terza corsia). Non solo. Quest’anno partiranno i lavori per l’elettrificazione della linea ferroviaria Ferrara-Codigoro, per la quale sono stati destinati 42 milioni. E, qualora dovesse finalizzarsi il progetto sulla Cispadana, la Regione ha già incluso nel quadro economico 98 milioni di euro. Ma è fondamentale che, al di là dei singoli assi viari, la strategia si articoli su altri livelli e comprenda, per quanto possibile, tutto il territorio. In tre parole: zona logistica semplificata".

A che punto sono le interlocuzioni con il governo centrale?

"Noi abbiamo inviato tutta la documentazione circa un anno fa. Ancora non ci è stata data una risposta, ma è necessario accelerare sulla Zls. Per Ferrara sarebbe una svolta: un modo per rendere questo territorio attrattivo per le imprese. Da Bondeno ad Argenta e Codigoro, passando per il Petrolchimico".

Pianeta sanità: lei ha denunciato i tagli del governo, mentre da Roma rivendicano un maxi stanziamento.

"Per la sanità emiliano-romagnola noi abbiamo investito circa dieci miliardi e siamo riusciti a chiudere il bilancio in pareggio, nonostante i cento milioni promessi da Roma come fondo straordinario sul sistema sanitario a seguito dell’alluvione non sono mai arrivati. Però arrivano 350 milioni per la regione Sicilia. Allora, facciamo chiarezza: in termini assoluti lo stanziamento del governo è aumentato, ma in realtà – a conti fatti – nel rapporto spesa sanitaria su PIL, il finanziamento è del tutto insufficiente rapportandolo anche al livello inflattivo".