Non solo le tasse di soggiorno a Ferrara "sono ferme dal 2013" ma, anche con gli aumenti "rimarranno comunque inferiori rispetto a molte città più o meno simili alla nostra, come Mantova". Di più. "Se si vuole, come è nostra intenzione, continuare a investire sulla filiera turistica e sulla promozione di cultura e territorio, occorrono risorse. Sennò, ci si ferma". Quest’ultima ipotesi, però, non è contemplata. L’assessore al Turismo, Matteo Fornasini, risponde punto su punto ai rilievi che vengono mossi dalle Ascom e Confesercenti e, pur ribadendo la sua disponibilità al dialogo – "il tavolo per fare il punto sulle imposte l’ho convocato io" –, tiene a rimarcare alcuni punti fermi. "L’aumento che porteremo alle imposte di soggiorno – argomenta – è veramente di piccola entità. Stiamo parlando, mediamente, di ottanta centesimi a notte. Una cifra che, sono certo, non disincentiverà i turisti a venire a Ferrara ma che per il nostro ente potrà servire a finanziare le tante iniziative che vogliamo continuare a portare avanti".
Anche sulla tipologia di eventi organizzati, c’è stata qualche rimostranza da parte di alcune associazioni, ma anche su questo l’amministratore ha una risposta. "Da dodici anni a questa parte – scandisce – è cambiato il mondo. E l’inflazione è cresciuta sempre di più. Questo ha avuto come riflesso diretto un aumento dei costi per sostenere alcune delle rassegne clou della nostra città". L’esempio più lampante è l’incendio del Castello. "Fino a poco tempo fa – ricorda Fornasini – costava qualcosa come 130mila euro. Adesso, supera i duecentomila. Questi fondi, in qualche modo, vanno trovati. Sennò si decide di non farlo più, ma non mi sembrerebbe una grande scelta considerando l’impatto che un evento del genere ha sul nostro sistema economico cittadino". Sul versante delle esenzioni, l’assessore si dice "disponibile a un ragionamento" anche se i margini di manovra non sono propriamente larghi. "Abbiamo scelto di esentare i giovani fino ai 18 anni dal pagamento dell’imposta per risultare più appetibili per le famiglie – prosegue – e ci pare che questo abbia funzionato. Attualmente, dopo la quinta notte passata in città, viene sospeso il pagamento dell’imposta. Su questo magari possiamo ragionare: certo non torneremo indietro sulle esenzioni apportate alle persone con handicap".
Nel complesso, comunque, Fornasini non teme un calo dei turisti in città. "I dati che abbiamo a disposizione, benché non ancora tutte le strutture li comunichino adeguatamente – dice – sono confortanti. Per cui, la direzione intrapresa è quella giusta. Un aumento di tassa così irrisorio non peserà". A fronte delle rimostranze di alcuni, chiude l’amministratore, c’è "il largo sostegno di altri: da Cna a Confartigianato, passando per Coldiretti e Confagricoltura i cui massimi esponenti erano seduti al tavolo, hanno appoggiato la nostra proposta capendo che gli investimenti sulla filiera sono necessari". Siamo certi, comunque, che di questa decisione dell’amministrazione continueremo a parlare a lungo.