di Federico Di Bisceglie
"Trasformeremo il quartiere di via Scalambra in un quartiere di lusso". Da zona degradata a propaggine prestigiosa della città. A lanciare l’idea è il vicesindaco Nicola Lodi che, anche nel recente passato, aveva denunciato episodi di spaccio e malaffare nella lingua di Ferrara compresa tra via del Lavoro, via Modena e la stessa via Scalambra. "Voglio perseguire due obiettivi – così il numero due della Giunta – il primo è legato al ripristino della sicurezza. Il secondo alla rigenerazione urbana di un’intera area della città". Stando a quanto afferma il vicesindaco nell’operazione di recupero della zona sarebbe coinvolta "una fra le più importanti aziende immobiliari a livello nazionale. Con loro abbiamo già fissato un appuntamento a settembre per capire i tempi di acquisizione di tutte le palazzine". "Stiamo parlando di oltre un centinaio di appartamenti – così Lodi – che versano però in differenti condizioni: alcuni sono lasciati proprio al grezzi, mentre in altri basterà soltanto allacciare i servizi e installare i serramenti". Attualmente "i manufatti sono di un’impresa di Brescia con la quale dovremo trattare assieme agli imprenditori per arrivare alla perfezionamento del progetto". Per la zona, al di là di immaginare "un quartiere di lusso, con case da sogno", Lodi pensa all’insediamento di alcune aziende. "Molti degli spazi di via Scalambra – così Lodi – si prestano all’apertura di negozi e vetrine". Per questo il numero due di Fabbri parla espressamente di "un’operazione epocale di vera rigenerazione urbana, checché ne dica l’opposizione. In questa zona era stata fatta una speculazione immobiliare. Poi, gli stabili erano stati abbandonati al degrado nel più profondo silenzio da parte dell’amministrazione precedente. Ora noi vogliamo restituire ai ferraresi un’altra importante parte di città". E’ il preludio all’appello che poi Lodi rivolge a tutti i cittadini di via Scalambra in particolare. "Siamo vicini a una svolta che darà una nuova vita a questo quartiere. E’il momento di stringere i denti e andare avanti, dritti all’obiettivo". "Si parla di un investimento di diversi milioni di euro – prosegue – anche perché abbiamo in animo di intervenire anche nella boscaglia limitrofa. Per sottrarla allo spaccio occorre realizzare piste ciclabili, attraversamenti pedonali e, perché no, riproporre il modello utilizzato al Parco Coletta".