Incidenti stradali Ferrara, la mappa delle strade più pericolose

Nel 2018 ci sono state 40 vittime, in vent’anni sono morte più di 1.200 persone. "Servono investimenti per la sicurezza"

L’ncidente mortale di lunedì scorso ad Ambrogio

L’ncidente mortale di lunedì scorso ad Ambrogio

Ferrara, 28 gennaio 2019 - L’Auto veloce corre sulle strade di sangue. Gli incidenti stradali sulla rete viaria della nostra provincia non accennano a diminuire. La fotografia della situazione la fornisce la risposta della Regione a un’interrogazione del consigliere regionale di Forza Italia, Andrea Galli, coadiuvato dal commissario dell’Emilia Romagna, Galeazzo Bignami.

Il dato regionale fa riflettere. Dal 2013, al 2017, i mazzi di fiori disseminati qua e la sui selciati sono cresciuti di 34 unità. Da 344 (i morti del 2013) a 378 nel 2017. E, purtroppo, la nostra provincia non fa eccezione. Anzi, nel 2013 abbiamo avuto ben 35 morti, oltre 1.700 feriti per un totale di 1.281 sinistri. Bilancio che è calato nel 2014 quando i morti si sono fermati a quota 31 e i feriti a 1.634. L’anno successivo, nel 2015, gli incidenti mortali sono tornati a salire: 39 vittime, 1.669 feriti e 1.231 incidenti. Stesso numero di vittime anche l’anno successivo. Nel 2016 scende il numero di feriti: 36 in meno. Elementi un po’ più rassicuranti nel 2017 quando gli incidenti sono calati rispetto l’anno precedente di 128 unità, passando così da 1.238 a 1.110. Le vittime calano, fermandosi a quota 32 e gli incidenti a 1.527.

Le strade più pericolose, per lo meno stando a quanto emerge dai dati, sono le provinciali. Nelle nostre zone, via Comacchio (due morti nel 2014 uno nel 2017); la provinciale per San Matteo della Decima che attraversa l’Alto Ferrarese (tre incidenti mortali solo nel 2015 e 44 feriti), e la strada che collega Sant’Agostino a Buonacompra (un morto e sei feriti nel 2016). Secondo le stime del comitato ‘Paglierini’ i numeri dell’anno appena concluso tornano ad essere preoccupanti. Il conteggio delle vittime per il 2018, aggiornato al 31 dicembre, tra Ferrara e provincia, sale a quota quaranta. E, in questo contesto, l’età media dei morti si alza: 54, 6 anni in più rispetto ai 44 del 2004, anno in cui è stata introdotta la legge che impone l’obbligo di guida con le cinture di sicurezza.

Quindi, sempre secondo le stime del comitato ‘Paglierini’, da 20 anni a questa parte, sulle strade ferraresi, sono morte 1.235 persone. Chiamatela strage. «Questi numeri – il commento del commissario provinciale di Forza Italia, Matteo Fornasini – evidenziano una criticità da tempo sotto gli occhi di tutti. Occorre dunque tenere alta l’attenzione sulla condizione della nostra rete infrastrutturale viaria ma anche fare un lavoro di educazione e sensibilizzazione». Per ovviare ai deficit infrastrutturali, a detta di Fornasini peraltro in ossequio alla linea nazionale del partito, «è necessario pensare ad investimenti importanti, sia per garantire la sicurezza stradale in senso stretto, sia per migliorare le condizioni di viabilità».