Ferrara, "Esercito confermato fino alla fine del 2019"

Il prefetto annuncia di avere chiesto un potenziamento dell’aliquota militare: "Faremo più servizi interforze"

Il prefetto di Ferrara Michele Campanaro (Businesspress)

Il prefetto di Ferrara Michele Campanaro (Businesspress)

Ferrara, 18 luglio 2018 - Prefetto di Ferrara dal novembre 2017, Michele Campanaro, 56 anni, materano con una laurea in giurisprudenza e abilitato alla professione forense, può vantare una lunga esperienza come commissario straordinario nei Comuni a rischio di infiltrazioni mafiose. Con lui, nell’intervista, affrontiamo a 360 grado i temi dell’immigrazione e della sicurezza, con un occhio di riguardo per la zona Gad.

SIGNOR prefetto, tra i problemi lamentati in materia di sicurezza c’è la carenza di organico delle forze dell’ordine: a che punto è la situazione?

«Io – risponde Michele Campanaro – dividerei la questione tra esigenze contingenti, o stagionali, e situazione di prospettiva».

Inziamo con le esigenze attuali. Ce ne può parlare?

«La programmazione e pianificazione dei servizi è iniziata in marzo con una seduta del comitato provinciale per la sicurezza pubblica alla presenza dei rappresentanti delle amministrazioni locali e delle forze dell’ordine. Una attenzione particolare è stata posta su Comacchio dove, in estate, si concentra la presenza turistica. Anche su input del ministero, proprio in queste località balneari è stata concentrata l’azione di prevenzione e controllo del territorio nel periodo che va dalla fine di giugno alla metà di settembre».

Arriveranno più uomini?

«Sì, anche recependo le indicazioni del questore e del comandante dell’Arma. La distribuzione delle forze in campo vede l’impegno principale della Polizia di Stato nel comune capoluogo e i presìdi territoriali alle altre forze di polizia. E in tal senso abbiamo avuto conferma di una integrazione straordinaria per la stagione estiva di 61 uomini in tutto: 51 per i carabinieri e dieci per la Guardia di Finanza. Dopo un confronto allargato alle amministrazioni comunali e alle associazioni di categoria e alla luce della direttiva del ministro dell’11 luglio, avvieremo singoli progetti nei comuni a maggiore presenza turustica, come appunto Comacchio, per contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale».

In prospettive, invece?

«Il capo della Polizia ha già varato un piano di potenziamento che interesserà anche la nostra provincia, un piano che si completerà nei primi mesi del 2019 come ha già assicurato il questore. L’integrazione di 61 uomini non esclude che, volta per volta, questore, comandante dei carabinieri e della Finanza possano chiedere integrazioni ulteriori con la presenza dei reparti mobili da Bologna, cosa che già stiamo facendo».

Quali interventi specifici sulla città di Ferrara?

«Di recente, in sede di comitato per la sicurezza, trovando grande disponibilità del nuovo procuratore Garau e del presidente del Tribunale, specifico sulla città, abbiamo varato un piano di forte intensificazione dell’attività di controllo in generale, soprattutto orientata agli esercizi pubblici, di vicinato e attività di contrasto del fenomeno dello spaccio. Ho chiesto di effettuare servizi interforze perché i servizi congiunti, come abbiamo avuto modo di verificare, consentono di ottenere risultati più soddisfacenti».

Quando saranno effettuati?

«Li abbiamo già calendarizzati e all’amministrazione comunale ho chiesto che siano presenti anche le polizie locali. Questo per Ferrara ma anche nelle altre cinque macro-aree omogenee: oltre al capoluogo, l’Alto Ferrarese, il basso Ferrarese, l’argentano e portuense e la zona di Copparo. In questo modo pianificheremo meglio i servizi di controllo. Nuovi strumenti, inoltre, sono stati forniti in ordine al potenziamento della videosorveglianza: abbiamo infatti sottoscritto sei patti con Ferrara, Cento, Comacchio, Tresigallo e Voghiera e Comuni dell’Alto Ferrarese per la sicurezza urbana, con specifici finanziamenti».

Qual è la situazione in Gad? Sono previsti servizi specifici?

«Confermo il giudizio molto positivo, espresso appena insediato, relativamente all’impegno dell’aliquota dell’Esercito. Dopo una prima fase di rodaggio, ho pianificato una serie di migliorìe per renderne più proficua l’azione».

Ci puà spiegare meglio?

«Abbiamo rivisto la zona di pattugliamento, l’abbiamo diversamente perimetrata; abbiamo rivisto anche le fasce orarie e abbiamo immaginato di sovrapporre la presenza delle due pattuglie al fine di avere una vigilanza fissa in zona stazione, anche recependo indicazioni dell’amministrazione comunale di Ferrara. I risultati sono molto incoraggianti ed è fortissima la collaborazione, direi quasi la complicità, con polizia e carabinieri. Sono infatti incremenati gli interventi delle forze dell’ordine a seguito delle attività di pattugliamento fatte dall’Esercito».

Resterà l’Esercito?

«Ho già chiesto formalmente al ministero dell’Interno un incremento del numero dei militari per avere una copertura su 24 ore. Per questo sarebbe ideale passare dai 13 attuali a 25 militari. In ogni caso abbiamo avuto la conferma della loro presenza fino a tutto il 2019».