"La bonifica, conoscenza da tramandare ai posteri"

Il Consorzio Pianura taglia il nastro a nuovi spazi tra memoria e cultura. Nascono l’archivio e la biblioteca. Natali: "Sapere per chi verrà dopo di noi"

Migration

Mettere a disposizione del pubblico un patrimonio cartografico e bibliografico unico nel suo genere, conservarlo per tenere viva la memoria del passato e consegnare alle generazioni future la conoscenza sulle opere della bonifica e il territorio. E‘ questo l‘obiettivo che il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara ha centrato dando vita ieri al nuovo archivio storico e alla biblioteca del Consorzio, inaugurati nell‘impianto di Sant‘Antonino di Cona. Al taglio del nastro hanno partecipato per il Consorzio di Bonifica il vicepresidente Luca Natali, la direttrice amministrativa, Paola Cavicchi e il direttore generale Mauro Monti. Tra gli ospiti: Francesca Montesi, viceprefetto di Ferrara; Caterina Melappiani, della soprintendenza archivistica dell’Emilia Romagna; Davide Guarnieri direttore dell’Archivio di Stato di Ferrara; Marina Contarini del comitato di gestione del sistema bibliotecario dell’Ateneo di Ferrara. "L’idea di realizzare un archivio storico e una biblioteca, che si sviluppano su una superficie complessiva di 350 metri quadrati, è nata nel 2016 – ha sottolineato il vicepresidente Natali – dall’esigenza di unire gli archivi dei diversi consorzi dopo la fusione e dal bisogno di conservare preziosi documenti storici, anche risalenti al 1500. Inoltre si tratta di un modo per trasmettere la cultura e la conoscenza del passato per consegnarla a chi verrà dopo di noi, anche perché la storia del territorio e quella della bonifica spesso coincidono, visto il forte impatto delle opere di bonificazione sull’economia ferrarese". "Il nuovo archivio storico conserva gran parte dei materiali, a partire da fine ‘500, di carattere storico, amministrativo, tecnico e cartografico dei Consorzi che hanno preceduto quello attuale – ha spiegato Paola Cavicchi – che in questo modo diventa erede e custode del passato. Di particolare pregio tutta la cartografia del "Catasto Carafa" - realizzata nel 1779 su disposizione di Papa Pio VI - che contiene la mappatura catastale dei terreni sottoposti alla Congregazione dei Lavorieri, comprendenti il Polesine di Ferrara, il Polesine di San Giorgio e la Transpadana veneta. Saranno conservati in particolari armadi, in grado di ospitare fino a 2600 metri lineari di documenti". "La biblioteca – ha spiegato Katia Minarelli, responsabile del settore segreteria e divulgazione del Consorzio – dedicata al "Cardinale Francesco Carafa" ha un patrimonio di oltre 4mila volumi che fino ad ora non erano catalogati ma divisi nelle diverse sedi del Consorzio. Il nostro patrimonio bibliografico ora sarà valorizzato e inserito nel polo bibliotecario di Ferrara, dopo un’attenta attività di catalogazione che sarà effettuata a breve, la cosa ci rende veramente orgogliosi".

Lauro Casoni