"La ’Città 30’ sarebbe una svolta epocale per Ferrara"

Dopo la scia di sangue degli ultimi giorni, a tornare sul tema dell’incidentalità, avanzando anche una proposta operativa, è la Federazione Italiana ambiente e bicicletta (Fiab) con una lettera aperta indirizzata al sindaco Alan Fabbri. "Ferrara “Città delle Biciclette” – così Fiab – presenta al pari di tante altre città un tasso di motorizzazione altissimo, la nostra città conta 643 auto ogni 1000 abitanti.I dati forniti dall’Istat dicono che il 73,1% degli incidenti avviene su strade urbane: il problema prioritario è la presenza eccessiva di auto, troppo veloci e troppo spesso guidate da automobilisti distratti". Fiab chiede di "intervenire con provvedimenti concreti per ridurre la velocità e il numero di auto circolanti in città". Di "favorire la mobilità attiva delle persone che devono sentirsi sicure se scelgono di uscire in bicicletta". "La nostra richiesta – spiegano – riguarda tutte le competenze in capo all’Ente locale: il commercio di vicinato avrebbe una spinta vitale dall’utilizzo massiccio di bici, e-bike e cargobike; per non parlare dei tragitti casa-lavoro che potrebbero togliere ogni giorno molte centinaia di auto dalle nostre strade. Così la scuola nell’insegnare fin da piccoli l’andare in bici e la cultura in quanto questo cambio di paradigma passa anche per un cambio culturale dei cittadini. Il Bilancio perché servono investimenti e strumenti per reperire fondi. Infine, e forse il più importante, Salute e Sanità, è ormai risaputo che il movimento fisico quotidiano è un vero e proprio farmaco contro molte malattie croniche, dall’ipertensione alle patologie cardiovascolari; contrasta l’eccesso ponderale che nella nostra popolazione in età scolare vede il 20,4% di bambini in sovrappeso e il 9,4% di obesi". Insomma secondo Fiab "cambiare dalla ’zona 30’ alla ’Città 30’ è un passaggio epocale, in linea con le più evolute esperienze in materia di mobilità realmente sostenibile. Sulle Città 30 molti sindaci si stanno attivando e in questi ultimi mesi il tema della riduzione e controllo della velocità è diventato un tema all’ordine del giorno di molte amministrazioni comunali. Il merito di aver iniziato va a Bologna, che ha già approvato la delibera in Consiglio Comunale e che a giugno vedrà le prime realizzazione".