La sfida di Daniele Botti: "Famiglia e giovani, ecco le mie priorità. Rilanciare la natalità"

Il candidato di Ferrara Futura illustra il programma in sala Estense "Una città universitaria deve fare di più per i ragazzi e il lavoro. Con Fabbri divergenze politiche. Il ballottaggio? Valuterò le idee".

La sfida di Daniele Botti: "Famiglia e giovani,  ecco le mie priorità. Rilanciare la natalità"

La sfida di Daniele Botti: "Famiglia e giovani, ecco le mie priorità. Rilanciare la natalità"

Famiglia, lavoro, giovani, sanità e smart city. Questi i cinque punti che caratterizzano il programma di Ferrara Futura, la lista civica che sosterrà la candidatura a sindaco di Daniele Botti in occasione delle prossime elezioni amministrative. Botti, davanti a una folta platea che ha riempito la sala Estense, ha scelto di parlare prima del programma, della sua visione di città. Solo in seguito presenterà i candidati delle due liste che lo sosterranno. Botti nel 2019 si era candidato, sempre con una lista civica, a supporto di Alan Fabbri, "ma dopo qualche anno le divergenze politiche non mi hanno consentito di proseguire". Botti è stato vicepresidente di Acer dal 2019 al 2022, poi è diventato presidente dei Giovani imprenditori di Confcommercio, ruolo da cui si è dimesso per coerenza dopo essersi candidato a sindaco. "A spingermi alla candidatura a sindaco – spiega Botti – è la condizione ferrarese, così come italiana, di una polarizzazione tossica tra destra e sinistra, molto distante dai problemi reali della città. La mia candidatura civica nasce per creare uno spazio diverso, che possa attingere dal mondo civile, delle professioni, delle associazioni e che venga ‘dal basso’, ma con forza e competenza per dare un’alternativa che sia fuori dalla partitica e dentro la politica. A testimonianza del mio civismo, non essendoci stato modo di trovare alleanze perché troppo distanti sui temi, ho deciso di correre da solo".

L’intenzione del candidato è portare avanti una campagna elettorale con poco scontro, senza usare un linguaggio ‘di battaglia’, sostenendo i cinque punti che Ferrara Futura ritiene fondamentali per la città: famiglia, lavoro, giovani, sanità e smart city, argomenti che descrive come "sventolati da tutti in campagna elettorale, poi abbandonati dopo le urne". Il candidato parte dalla famiglia. "Più figli vuol dire avere più futuro – afferma Botti entrando nel merito del suo ampio e dettagliato programma, che sarà pubblicato man mano sul sito ufficiale di Ferrara Futura –, e Ferrara è novantottesima su 107 per natalità. Nel giro di pochi anni sarà morta a tutti gli effetti. Il lavoro è collegato: Infocamere dice che Ferrara registra un calo del 14,3% di aziende negli ultimi dieci anni, ottava su 107 per performance negativa. Una città come la nostra, che ha vocazione universitaria, deve poi fare di più per i giovani. A oggi siamo gli ultimi in regione per occupazione giovanile". Quarto tema è quello della sanità, "ma visto a 360 gradi, come benessere a tutto tondo, non solo riparare le emergenze come il congestionamento del pronto soccorso e l’assenza di visite specialistiche, ma parlare di ambiente e sport per creare una città migliore". Ultimo punto le smart city. L’obiettivo di Botti è "lavorare con la tecnologia per migliorare la qualità della vita delle persone".

Il leader di Ferrara Futura ci tiene poi a sottolineare che "in caso di ballottaggio potremo dire con chi staremo quando conosceremo i programmi degli altri, la loro visione della città. Molte persone sostengono che io non sia un vero civico perché con me c’è Italia Viva, con cui ho trovato una comunanza di temi. A queste critiche rispondo che non ho pregiudizi partitici, abbiamo un’idea di città aperta a tutti".