Ferrara, 11 novembre 2017 - Il ladro roditore non si accontenta delle croste di formaggio: meglio l’ambitissimo iPhone X. Così, eccolo in azione, sprezzante del pericolo e convinto del proprio genio: per rubare il nuovo smartphone di casa Apple, ha agito a colpi di... morsi. La vicenda, che sembra uscire dalle cronache di Girolamo Stilton, è avvenuta in realtà in pieno centro, allo store Juice, sull’angolo dei 4S, di fronte al Castello. Il ‘ladro roditore’, perché è impossibile definirlo diversamente, è entrato in azione attorno alle 11 di giovedì, con il negozio pieno di clienti, e gli addetti impegnati a mostrare smarthpone e tablet. Dopo essersi avvicinato con nonchalance ai banconi su cui sono esposti gli smartphone, il giovane – perché si tratta di un poco più che ventenne – ha preso in mano l’iPhone e ha iniziato a segare, con i denti, il cavetto che collega lo smartphone all’allarme. Forse inumidendolo con la saliva, ha come disinnescato l’allarme; e morso dopo morso, ha tranciato il filo, e si è messo in tasca il costoso telefonino (circa 1200 euro di listino).
Ma il ladro roditore, tanto avido di tecnologia, non ha pensato alla cosa più semplice: che il negozio, peraltro già preso di mira dai ladri poco più di un anno fa (e nel quale era entrata addirittura una macchina sfondando una vetrina), è munito di una sofisticata rete di telecamere. Così, quando nel primo pomeriggio gli addetti hanno verificato che su un bancone mancava l’iPhone, è bastato il replay delle immagini di videosorveglianza interna, per scoprire (anche sorridendo) l’accaduto: l’ingresso del giovane, vestito di tutto punto e con un paio di occhiali dall’aria distinta. Poi l’accostarsi al bancone e l’assalto, famelico, allo smartphone. Ovviamente il filmato, nel quale il ragazzo è ripreso in primo piano, è stato fornito alle forze dell’ordine. Il ladro roditore sarebbe già individuato, a suo carico è pronta anche la denuncia da parte dei responsabili del negozio (di recente, acquisito dalla catena lombarda Juice), le cui immagini sono eloquenti. Non bastassero, i gestori e gli inquirenti sono pronti a chiedere un calco della dentatura.