
Nicola Scolamacchia, presidente provinciale di Confesercenti e AssoHotel
La proposta è interessante e troverebbe copertura economica nelle pieghe del Bilancio. Ossia destinare il 10% del gettito che il Comune ricava dalla tassa di soggiorno per l’acquisto, l’utilizzo e la diffusione di analisi digitali dei dati relativi ai flussi turistici. L’idea è di Nicola Scolamacchia, presidente provinciale di Confesercenti e di AssoHotel. La riflessione per la verità, scaturisce da un ragionamento più ampio che Scolamacchia consegna al Carlino sulla base di alcuni dati legati alle presenze turistiche nell’ultimo anno. "Le presenze nei primi sette mesi – così il presidente degli albergatori di Confesercenti – segnano complessivamente un -1,3% sul 2023. Non è una tragedia, ma Ferrara sta calando in un mercato che invece si sta espandendo (la Regione complessivamente fa +3,6%, le città +3,3%). Anche il mercato nazionale è in crescita, soprattutto le città d’arte. Questo significa che stiamo perdendo quote di mercato". In particolare, prosegue, "la situazione è più grave sul mercato estero, perché nonostante la forte crescita di Paesi quali Cina e India non abbiamo ancora raggiunto i livelli pre-pandemia a causa del calo mai recuperato dei paesi europei, il nostro mercato estero di riferimento è sensibile a quanto la nostra città può offrire per cultura ed eventi".
"Gli alberghi calano del 5,9% rispetto al 2023 – prosegue Scolamacchia – e non hanno più raggiunto i livelli 2019, segnando ancora -15,3%. Una buona notizia che l’extra alberghiero cresca del 7,7% sul 2023, occorre tuttavia sempre ricordare che le politiche turistiche si fanno con gli hotel, in grado di accogliere il turismo organizzato, business, congressuale, e l’extra alberghiero dovrebbe essere di supporto per individuali/leisure". Di qui anche la necessità non solo di "più controlli alle strutture extra-alberghiere", ma soprattutto della "pianificazione territoriale". Secondo Scolamacchia dunque è "fondamentale dotarsi di strumenti quali-quantitativi per misurare le performance della nostra città, in termini di efficacia degli eventi organizzati, della promozione e comunicazione, della spesa per turista, della qualità percepita. Sappiamo che il Comune ha pianificato di attrezzarsi in merito, ma ogni giorno e mese che passa perdiamo opportunità di sviluppo". Ed ecco che per studiare delle strategie più efficaci Confesercenti propone un investimento anche sugli strumenti tecnologici analitici. Da ultimo, il versante dei controlli e delle certificazioni. " Dal 2 novembre sarà obbligatorio il Cin, un codice univoco che chiunque offra ospitalità dovrà avere. Un ottimo strumento per censire la capacità di ricezione".