Nuova protesi per Laura Ruffato, gara di solidarietà a Codigoro

Ha ricevuto donazioni pari a 80mila euro da parte di persone provenienti da tutta Italia

Laura Ruffato. Due anni fa i medici le dissero: "O amputiamo o avrai sei mesi di vita"

Laura Ruffato. Due anni fa i medici le dissero: "O amputiamo o avrai sei mesi di vita"

Codigoro (Ferrara), 17 luglio 2022 - La parola ’grazie’ è il leitmotiv del suo racconto. La storia è quella di Laura Ruffato - originaria di Mezzogoro - che forse, per la prima volta, vede uno spiraglio di luce grazie alla nuova protesi dal valore di 63mila euro, comprensivo di ginocchio e piede che l’aiuta a camminare con meno fatica. La signora Ruffato aveva lanciato una richiesta di aiuto attraverso una sottoscrizione pubblica sulla piattaforma GoFundMe per arrivare alla cifra, quasi impossibile, di 100.000 euro, poi ridotta a 80.000, perché Laura stessa ha rinunciato a prendere una protesi di ultima generazione.

Laura, due anni fa, era stata messa dai medici di fronte ad una terribile scelta: l’immediata l’amputazione completa di metà bacino e dell’arto inferiore sinistro oppure sei mesi di vita. Dopo l’intervento, un calvario medico dovuto all’infezione, i cicli di chemio e controlli per escludere recideve, la perdita dei capelli e i dolori lancinanti solo per potersi sedere. Tuttavia, Laura non si è mai arresa, anzi, si è data da fare lanciando la sottoscrizione. La risposta degli utenti è stata straordinaria: "Ho ricevuto tanto affetto e devo dire che ho avuto ben 800 donazioni, molte da persone che non conosco e che spero attraverso il Resto del Carlino – dice Laura Ruffato – possa ringraziare. Come i commercianti che hanno posto nei loro negozi barattoli per metter offerte con sopra le mie foto e la scritta ’per Laura’, le cene con raccolta fondi e un concerto per me, ma anche tutte le persone che mi sono state vicine e che hanno accettato i miei momenti di sconforto e di debolezza, in una risalita lunga e difficile".

Laura rendiconterà tutto, avendo ottenuto oltre 80mila euro, potendo così acquistare due cuscini in lattice - uno da mettere in auto e guidare sentendo meno dolore e l’altro sulla carrozzina -, il verricello elettrico per poterla caricare in auto e non più manualmente con rischi di cadute e le spese per la fisioterapia a domicilio e quelle con un fisioterapista in piscina. Gli 800 donatori che si sono mossi provengono da tutta Italia "Vorrei dire grazie a tutti, da chi ha donato 10 euro a chi ne ha donati mille. Un grazie che proviene dal profondo del cuore – riprende Laura – anche alle amiche che mi sono state vicine con una parola o con un aiuto o con un messaggio su Facebook. Non sono mancati i momenti di bui durante la lunghissima malattia, acuiti dal Covid, le ricadute con degenere e tanti antibiotici, per fortuna ho sempre incontrato personale medico e paramedico gentilissimo. Ma tutto oggi è solo un bruttissimo ricordo, tante cose le ho conquistate da sola e adesso torno a vedere una luce che prima non vedevo".