L’imprenditrice in campo: "Di destra da generazioni, ho la politica nel sangue. Meloni, l’apprezzo molto"

Beatrice Lodi rompe gli indugi e si prepara a correre con Fratelli d’Italia. Il padre è lo storico organizzatore della Festa Tricolore a Mirabello. "Voglio portare la mia esperienza di donna, maturata nell’azienda di famiglia".

L’imprenditrice in campo: "Di destra da generazioni, ho la politica nel sangue. Meloni, l’apprezzo molto"

L’imprenditrice in campo: "Di destra da generazioni, ho la politica nel sangue. Meloni, l’apprezzo molto"

Ha sempre respirato la politica. Fin dalla più tenera età, ha seguito le imprese del padre Vittorio, storico organizzatore della Festa Tricolore a Mirabello. Un appuntamento imprescindibile per la destra, che via via ha travalicato i confini della provincia. Tuttavia, Beatrice Lodi, prima di adesso non aveva mai pensato di candidarsi. Ora però, le cose sono diverse: il suo nome è infatti nell’elenco dei candidati della lista Fratelli d’Italia.

Lodi, perché il grande passo e perché proprio adesso?

"La politica l’ho sempre avuta in qualche modo nel sangue, stando accanto a mio padre. Siamo di destra da generazioni: prima con l’Msi, poi con An e ora con l’adesione convinta a Fratelli d’Italia. Ho deciso di scendere in campo perché apprezzo molto Giorgia Meloni e perché mi piace il clima che si è creato nel partito e in particolare in quello di Ferrara. Con il senatore Balboni ho un ottimo rapporto e apprezzo molto lo spazio che viene lasciato ai giovani".

Che tipo di contributo darà alla campagna elettorale?

"Voglio portare la mia esperienza di donna, imprenditrice, maturata nell’azienda di famiglia. Un’impresa che, da piccola realtà agricola, ha saputo evolversi diventando leader nel campo dei foraggi. Esportiamo in tutto il mondo e ci stiamo affermando sempre di più".

Le regole dell’impresa non sempre si attagliano alla politica. Come declinare?

"Applicando i principi di economicità ed efficienza del mondo dell’impresa alla politica. Sarà una delle sfide più importanti perché sappiamo che la burocrazia spesso è un ostacolo impegnativo da contrastare: tanto per la destra quanto per la sinistra. Va riconosciuto però che il sindaco uscente Alan Fabbri e la sua giunta si sono dati tanto da fare in questo senso. Il cammino, però, è ancora molto lungo e penso che un’esperienza come la mia possa essere utile in questo senso".

Come approccerà alla sua prima esperienza di politica attiva?

"Mi impegnerò senz’altro per fare del mio meglio e per ricevere riscontri positivi. Certo è che sarò a disposizione di tutti. Una parte fondamentale del mio approccio è caratterizzato dall’ascolto delle istanze di tutti. Istanze delle quali, in caso di vittoria e sulla base di ciò per cui verrò chiamata a lavorare, mi prenderò cura".

Le imprese agricole, anche sul nostro territorio, vivono un momento non semplice. Come lavorare su questi fronti?

"L’importanza dell’appuntamento elettorale dell’8 e 9 giugno è sancita anche dal fatto che si voterà per le Europee. Proprio l’Europa ha un grande potere sulle politiche agricole. La revisione del green deal europeo, il contrasto alla concorrenza sleale e alla diffusione dei cibi sintetici – oltre alla valorizzazione dei prodotti Made in Itay – hanno spinto i trattori a protestare. Ebbene, occorre un cambio di marcia. È evidente che, benché a livello locale, qualora gli elettori mi accordassero la loro fiducia mi farò carico di seguire le problematiche delle aziende agricole".

f. d. b.