"L’informatico che trova soluzioni"

Ad Argenta partirà il corso per formare sistemisti informatici, figura richiesta dal mondo del lavoro. Il progetto, finanziato da fondi europei, offre opportunità occupazionali e coinvolge diversi comuni.

"L’informatico che trova soluzioni"

"L’informatico che trova soluzioni"

Fortemente richiesto dal mondo del lavoro, il prossimo mese ad Argenta cominceranno le lezioni per formare una figura nuova ma che sta diventando indispensabile: il sistemista informatico. Si occupa di manutenzione, configurazione, implementazione, aggiornamento di tutte le strutture informatiche delle imprese per cui lavora. Diversamente dai tecnici hardware o software, che si occupano della manutenzione dei singoli dispositivi hardware o dei programmi, il sistemista ha una visione d’insieme più ampia, strategica in ambito aziendale. Il corso prevede 500 ore, di cui 150 in stage nelle aziende che si sono messe a disposizione. La presentazione di questa nuova opportunità formativa che apre sbocchi occupazionali quasi certi è avvenuta ieri mattina nel Convento dei Cappuccini, alla presenza dell’assessore regionale Paolo Calvano, del sindaco Andrea Baldini, del vice presidente regionale di Confindustria Gianluigi Zaina, già assessore alle Attività Produttive di Argenta, rappresentanti del mondo produttivo, scolastico e istituzionale che hanno reso possibile la messa a terra del progetto, finanziato da fondi europei. E’ rivolto a disoccupati o a coloro che necessitano di un salto di qualità nella formazione professionale. I posti sono circa quindici, previa selezione, che si terrà all’inizio di maggio, mentre le lezioni vere e proprie cominceranno il 29 maggio. Il corso è a cura del Cfi (Centro Formazione Innovazione), leader italiano per la formazione e-learning del personale scolastico. "Nel 2022 fu lanciato il progetto – ha evidenziato il presidente di Cfi, Riccardo Maiarelli – coinvolgendo un territorio più ampio di quello argentano o comuni ferraresi confinanti, con la partecipazione anche del comune romagnolo Alfonsine e quello bolognese di Molinella. Nell’aprile scorso c’è stato l’incontro per definire la figura professionale richiesta dal territorio e ora siamo arrivati sulla linea di partenza". "Siamo passati dalle parole ai fatti – è stato l’intervento dell’assessore regionale Paolo Calvano – Tempo fa avevamo siglato il Patto per le competenze del territorio, ora si concretizza quel progetto, che aspira a colmare un gap tecnologico, amplificato dal fatto che al di fuori dei centri urbani siamo in presenza di un calo demografico".

Franco Vanini