REDAZIONE FERRARA

Lucchese in affanno, big match fratricida

Nessuna vittoria nelle ultime cinque giornate e una classifica da allarme rosso. Sono soltanto due dei numerosi elementi che in...

Nessuna vittoria nelle ultime cinque giornate e una classifica da allarme rosso. Sono soltanto due dei numerosi elementi che in questo momento accomunano Lucchese e Spal che domani si incroceranno al Porta Elisa in uno scontro diretto di importanza capitale. In classifica la squadra di Gorgone ha un punto da recuperare a quella di Dossena, ma in prospettiva rischia di pesare il ko rimediato dai biancazzurri all’andata. Già, perché alla terza giornata di campionato la Lucchese sbancò il Mazza (2-3) alimentando le prime perplessità su una squadra che poi ha confermato di avere tante lacune. Se la Spal è reduce da tre pareggi di fila, la Lucchese arriva da una disfatta a Gubbio (3-1) che ha acceso ogni campanello d‘allarme possibile. Paradossalmente però a Lucca si parla poco di calcio, perché in questa fase sono le vicissitudini societarie a tenere banco. A quanto pare il presidente Bulgarella da tempo ha deciso di cedere il club rossonero, ma nessuno in città è al corrente degli sviluppi di una compravendita che sembra ormai soltanto questione di settimane. In questo contesto di massima incertezza, la squadra di Gorgone è chiamata a lottare per non retrocedere. Con la consapevolezza che la società potrebbe vendere da un momento all‘altro i pezzi più pregiati del gruppo, a partire da Quirini e Saporiti. Di operazioni in entrata invece per il momento non se ne parla. Una situazione caotica, della quale la Spal deve provare ad approfittare. Alla Lucchese mancherà sicuramente per squalifica il portiere titolare Palmisani: al suo posto giocherà l‘ex Coletta, vice di Menegatti nella stagione 2013-14, la prima Spal della gestione Colombarini. Il resto della squadra sarà inevitabilmente molto simile a quella vista a Gubbio. Attenzione però perché dovrebbe rientrare dal primo minuto la punta Magnaghi, miglior realizzatore dei rossoneri con quattro reti assieme a Quirini e Saporiti. In casa Spal, mister Dossena deve sempre fare i conti con un‘infermeria che fatica a svuotarsi. Certo, Awua ha una settimana di allenamento in più nelle gambe e rappresenta un‘alternativa preziosa in linea mediana. Al pari di Haoudi che domenica scorsa ha debuttato dopo un lungo periodo di digiuno da gare ufficiali. Il problema principale per l‘allenatore è in attacco, dove nel ruolo di prima punta Antenucci resta l‘unico atleta disponibile in attesa del recupero di Karlsson che se tutto andrà per il verso giusto tornerà nella lista dei convocati sabato 18 gennaio contro il Sestri Levante. In caso di conferma del tridente, anche i due esterni sono obbligati: da una parte Bidaoui e dall‘altra Rao. In linea mediana invece il dubbio principale resta in cabina di regia, con Buchel favorito su Radrezza e Nador per sostituire lo squalificato El Kaddouri. Il tecnico ha ancora un po‘ di tempo per sciogliere gli utili dubbi. Intanto, da Perugia è spuntata una pista – che comunque non ha trovato riscontri – che porta ad Adam Palsson, trequartista islandese che nel Grifo sta trovando poco spazio. Palsson (classe 1998) era partito molto bene segnando tre reti in Coppa Italia al debutto sul campo del Latina, ma quell’exploit è rimasto fine a se stesso.

Stefano Manfredini