"Marcia su Roma, occasione di riflessione"

I progetti dell’Isco in occasione del centenario di uno degli eventi chiave del ventennio fascista: "Senza conoscenza non c’è condanna"

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(Segue dalla prima pagina)

Al centro dell’attività di ricerca v’è lo studio del fascismo, che ebbe in Ferrara una delle sue inequivocabili capitali. Da questo punto di vista appare fondamentale l’opera di approfondimento del ruolo avuto da Italo Balbo nella storia del regime, che la ricca donazione archivistica della famiglia può trasformare in vero e proprio caposaldo del rinnovamento storiografico sul fascismo. Una prima anticipazione di ciò è stata la pubblicazione, a sua volta preparata da uno specifico seminario di studi, del volume ‘Il fascismo in persona. Italo Balbo, la storia e il mito’ (Mimesi, Milano, 2021; a cura del professor Andrea Baravelli docente di storia contemporanea dell’Università di Ferrara e coordinatore scientifico di Isco). Seguendo piste di ricerca innovative, l’Istituto di storia contemporanea ha poi patrocinato, in collaborazione con il Dipartimento di Studi umanistici, la realizzazione del convegno ferrarese del giugno 2022, che a partire dal ritrovamento della necropoli etrusca di Spina ha messo meglio a fuoco il ruolo del passato nella strategia propagandistica del fascismo. Aderendo infine all’invito della rete regionale degli istituti provinciali della Resistenza e dell’età contemporanea, l’Istituto di Ferrara ha contribuito alla realizzazione di un’ampia e articolata ricerca sull’affermazione del fascismo in Emilia-Romagna. Organizzata secondo una visione innovativa, tesa a promuovere la comparazione tra le varie esperienze territoriali, ma allo stesso tempo interessata a individuare la presenza di ‘fili comuni’, in grado di raccordare trasversalmente le differenti provincie della regione, la ricerca ha permesso d’organizzare una serie di prodotti culturali.

Sul versante scientifico e accademico, il caso ferrarese si è inserito, quale caso di studio particolarmente importante, all’interno della pubblicazione del volume ‘Le origini del fascismo in Emilia-Romagna. 1919-1922’ (Pendragon, Bologna, 2022; a cura del professor Andrea Baravelli). Rispetto alle ragioni della divulgazione, si è proceduto alla costruzione di un portale – www.originifascismoer.it – che, per la ricchezza di documenti e per la facilità di utilizzo, si candida a diventare tra gli strumenti più efficaci dell’intera gamma di prodotti culturali messi a punto in questo ciclo di celebrazioni legate al centenario sulla marcia su Roma. Nel sito, suddivisi per provincia, il visitatore potrà trovare un elenco completo delle violenze allora commesse, così come sarà possibile seguire l’andamento elettorale del 1919, 1920 e 1921. Il portale consente infine la lettura di documenti rari e solitamente esclusi al prestito, nonché di un ricco repertorio di fotografie d’epoca. Anche a grazie un tale deposito di documenti, dati e immagini sarà possibile aggiornare ulteriormente lo stato delle nostre conoscenze sul fascismo. Non è del resto questo il compito primo di un centenario? Perché in assenza di conoscenza non c’è condanna o esaltazione che possa sostenersi; e la conoscenza del passato rappresenta l’unica strada che il cittadino informato, di oggi e di domani, può decidere di percorrere.

Anna Quarzi

Presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea