Mercato degli ambulanti, "bancarelle in Savonarola"

L’assessore Roberto Serra cancella l’opzione Kennedy. "Gli operatori del Baluardo potranno collocarsi a ridosso del Castello"

La protesta degli ambulanti sullo Scalone del Comune

La protesta degli ambulanti sullo Scalone del Comune

Ferrara, 8 agosto 2018 – Da piazza Travaglio a... piazza Travaglio. Lo scontro sul mercato del lunedì registra una svolta positiva, in grado forse di far quadrare il cerchio, e di evitare il trasloco forzato di tutti gli ambulanti nel parcheggio Kennedy.

Nell’incontro di ieri in Comune (da una parte l’assessore al Commercio Roberto Serra, dall’altra gli esponenti di Anva Pier Carlo Baglioni e Luca Callegarini, e di Fiva Alessandro Ceragioli), l’amministrazione ha lanciato una proposta che potrebbe risolvere l’empasse: «La parte degli ambulanti che si collocano sul Baluardo di San Lorenzo – spiega Serra –, potrebbe essere dislocata tra piazza Savonarola, piazza Castello e Largo Castello. Non ci sarebbe continuità con le altre bancarelle, che resterebbero in piazza Travaglio, ma agli operatori verrebbe garantita una posizione in centro».

Il condizionale è d’obbligo, perché la proposta dovrà essere valutata dalle associazioni degli ambulanti assieme agli stessi esercenti: «In questo modo non verrebbe neppure interrotta la circolazione dei bus – prosegue l’assessore –, e per gli ambulanti la nuova ubicazione temporanea potrebbe, a mio avviso, rappresentare un vantaggio».

Sul tavolo, in realtà, Serra ha messo anche un’altra ipotesi (forse funzionale a far accettare la prima): «Far svolgere agli ambulanti del Baluardo, una settantina, il mercato nella giornata della domenica, e nella zona tra piazza Travaglio e Porta Paola».

Un’idea originale, forse persino bizzarra, ma che testimonia comunque la possibilità di non trasferire più l’intero mercato al parcheggio Kennedy: ipotesi che lunedì ha innescato la veemente protesta degli operatori, spalleggiati politicamente da Movimento 5Stelle e Lega.

Dalle urla e gli applausi di scherno sullo Scalone, si è passati al clima soft dell’ufficio di piazzetta Schiatti.

Tra l’altro, è emerso che i lavori prenderanno il via più tardi rispetto al previsto: «C’è uno slittamento in avanti di una ventina di giorni – prosegue Serra –, e questo ci consentirà di approfondire il dialogo, senza assillo.

La stessa area di cantiere, rispetto al previsto, sarà lievemente ridotta». Sono dunque una settantina, i banchi che dovranno trovare nuova collocazione.

In ogni caso, pur restando agli ambulanti l’ultima parola, il trasloco al Kennedy sembra poter essere scongiurato: «Sarebbe inevitabile – conclude Serra – solo se le associazioni chiedessero di lasciare unito l’intero mercato. In quel caso, tutti assieme non si può stare. Ma abbiamo prospettato una soluzione che ritengo ragionevole». Prossimo incontro, subito dopo Ferragosto.