Minacciata per i debiti di gioco: "Paga o violento te e tua figlia". Cinquantenne sotto processo

Ieri l’udienza che vede alla sbarra un uomo accusato di estorsione e spaccio di droga. Lui aveva ’acquisito’ il credito di 60mila che un conoscente vantava nei confronti della donna.

Minacciata per i debiti di gioco: "Paga o violento te e tua figlia". Cinquantenne sotto processo

Minacciata per i debiti di gioco: "Paga o violento te e tua figlia". Cinquantenne sotto processo

"Se non paghi, violento te e tua figlia". È una delle minacce più pesanti che una donna avrebbe ricevuto da Giuseppe Esposito, cinquantenne originario di Napoli, che era diventato creditore nei suoi confronti, per una cifra di sessantamila euro. Debiti che la donna, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini dei carabinieri, e coordinate dal pm Ciro Alberto Savino, aveva accumulato perché prevalentemente dedita al gioco d’azzardo. In realtà i soldi che lei si era fatta prestare dal creditore principale erano trentamila, in parte restituiti, ma quelli residui erano man mano lievitati fino a raggiungere la considerevole cifra di sessantamila. L’imputato, non presente in aula ieri, un bel giorno si era presentato dalla donna, come il suo nuovo creditore.

"Da oggi lei il debito ce l’ha con me...io non le metto la corda al collo, però lei i soldi li deve dare". Frase che lasciava poco spazio di manovra, diciamo così. E, sempre secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, le minacce si erano ripetute, fino a quelle di morte, oppure di "essere mutilata", oltre appunto alla violenza sessuale. La vittima – che nel frattempo è deceduta – aveva provato anche a rientrare della cifra che gli veniva chiesta, in parte anche con la firma di alcune cambiali, per una cifra di settemila euro circa. Ma non era bastato a placare le richieste insistenti e le minacce. Nel corso delle indagini, essendo state disposte le intercettazioni telefoniche, gli inquirenti hanno poi scoperto che l’imputato, oltre che essere sospettato di estorsione, ero dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti. Tanto è vero che nell’udienza di ieri è stata disposta la trascrizione delle intercettazioni, il cui incarico sarà affidato nel corso della prossima udienza, che è stata fissata per il 30 aprile prossimo. Mentre un’altra udienza è già stata calendarizzata per il 24 settembre prossimo.

All’imputato vengono contestati quattordici episodi di cessione di sostanze stupefacenti, del tipo cocaina, prevalentemente nella zona del mare: una confezione di 4 grammi al costo di cinquanta euro. Insieme a lui era stato coinvolto nell’inchiesta della procura estense anche un cittadino albanese, residente in provincia di Ravenna, solo per la parte che riguardava lo spaccio di sostanza stupefacente. Figura che poi il magistrato ha stralciato.