Minarelli al rocker: "Neanche una parola per gli alluvionati"

Non si spengono le polemiche sull’opportunità di confermare il concerto live di giovedì sera, a poche decine di chilometri dalla Romagna martoriata dall’alluvione. Tra coloro che le alimentano, c’è anche il segretario provinciale del Partito democratico, Nicola Minarelli. "Fino all’ultimo abbiamo sperato che un po’ di etica e di buon senso portasse a non intestardirsi nella realizzazione dell’evento - scrive Minarelli in una lettera al Boss - purtroppo ha prevalso la logica del Dio denaro. Di fronte alla decisione di confermare il concerto, a mio avviso davvero difficilmente giustificabile se non per ragioni meramente economiche, non ci si è nemmeno premurati di rimborsare il biglietto alle persone provenienti dalle aree alluvionate". Ma non solo, secondo il segretario dem, "il silenzio di Springsteen sul palco e la scaletta ridotta rispetto ad altri concerti sono una nota stonata che forse fa trapelare l’imbarazzo provato. Non è nemmeno stata prevista la destinazione di parte dell’incasso del concerto al sostegno degli alluvionati. Ripeto: ha prevalso la logica del Dio denaro". Stupore anche da parte del sindaco di Bologna, altra città colpita dall’alluvione, Matteo Lepore: "Vedere volontari della protezione civile e forze dell’ordine a Ferrara per il concerto di Bruce Springsteen mi ha fatto male. Non mi è piaciuto, stride rispetto a quello che stiamo vivendo". Mentre il presidente della Regione Stefano Bonaccini: "Forse si poteva rinviare, ma non entro nella vicenda. Ora ho cose più importanti a cui pensare".