REDAZIONE FERRARA

Morti in corsia, l’indagine sull’infermiere si allarga

Argenta, accertamenti sulla laurea conseguita all’estero e su due vecchi incarichi da Oss. Deve rispondere di doppio omicidio

Argenta, accertamenti sulla laurea conseguita all’estero e su due vecchi incarichi da Oss. Deve rispondere di doppio omicidio

Argenta, accertamenti sulla laurea conseguita all’estero e su due vecchi incarichi da Oss. Deve rispondere di doppio omicidio

Ferrara, 23 gennaio 2025 – L’indagine ora si allarga su Bologna e sulla Toscana, spingendosi addirittura fino in Romania. Nei primi due casi per verificare se i vecchi incarichi negli ospedali sono stati senza macchia, nel secondo invece per accertamenti sugli studi intrapresi all’estero. L’inchiesta, diretta dal sostituto procuratore Barbara Cavallo, è quella che vede indagato per omicidio un infermiere del Mazzolani Vandini. Quarantaquattro anni e già sospeso dal lavoro, deve difendersi dalle accuse di aver provocato il decesso di due anziani pazienti, oltre a quella di maltrattamenti (una quarantina le possibili persone offese tra i ricoverati del reparto di Lungodegenza post acuzie geriatrica riabilitativa).

I sospetti di procura e carabinieri si sono concentrati sul Midazolam, un potente ipnotico-sedativo della famiglia delle benzodiazepine, utilizzato in ambito ospedaliero come sedativo e rilassante muscolare. Somministrabile solo dietro prescrizione e sotto controllo medico, il Midazolam viene impiegato come coadiuvante dell’anestesia locale o nelle procedure endoscopiche, come colonscopia o broncoscopia. Il sospetto è che sia stato somministrato senza prescrizione e in maniera impropria.

Ma l’inchiesta ora si snoda anche altrove. Già, perché gli uomini dell’Arma estense, assieme ai colleghi del Nas, stanno facendo accertamenti sulla laurea in Scienze farmaceutiche conseguita dall’indagato in Romania. Una verifica ritenuta necessaria per non lasciare nulla al caso, con gli inquirenti chiamati a capire il motivo di questa particolare scelta di studi all’estero.

Altro accertamento, questa volta in Italia, ha portato carabinieri e procura a fare luce sui due precedenti incarichi da Oss ricoperti dall’infermiere, in un ospedale della Toscana e a Bologna. Anche in questo caso, va precisato, ad oggi non risulta nulla di strano, ma l’accertamento è all’inizio. Si attendono, inoltre, gli esiti delle consulenze medico legali e tossicologiche disposte dal pm: sia sui due anziani deceduti (la 90enne Floriana Veronesi e l’83enne Antonio Rivola) sia sulle decine di pazienti che, nel periodo in questione, sono stati assistiti dall’infermiere indagato. Questi ultimi sono stati sottoposti all’esame del capello, alla ricerca di tracce del farmaco principale indiziato o di altre sostanze. Parallelamente, il pubblico ministero ha richiesto accertamenti telematici, in particolare sul cellulare dell’indagato. Al vaglio chiamate, contatti e qualsiasi elemento che possa essere utile a ricostruire l’accaduto e a stabilire eventuali responsabilità.