
Angelo Vassallo quando era in servizio e, in basso, la sede dell’Anc dedicata allo zio
"L‘Anpi provinciale accoglie con favore la proposta di sospendere l’onorificenza della medaglia al valore dell’appuntato Giuseppe Vassallo, che permetterà di accertare e verificare tutta la documentazione presentata", sono le parole di Roberto Cassoli, presidente di Anpi provinciale.
"Condividiamo – prosegue – con l’Anpi sezione di Argenta, l’analisi emersa nel territorio di Filo sulle tragiche conseguenze della seconda guerra mondiale voluta dai nazifascisti, che tra il 1943 e l’agosto del 1944 ha comportato, in quel territorio, 185 vittime e tra queste 28 bambini; le valutazioni espresse anche dal sindaco di Argenta in relazione al ruolo e alle attività svolte da parte dell’appuntato Giuseppe Vassallo. In particolare la sua collaborazione con le truppe nazifasciste e le conseguenti azioni avviate. Da qui l’Anpi provinciale decise di non partecipare con il proprio labaro, all’inaugurazione a Ferrara della nuova sede dell’Associazione dell’Arma dei carabinieri; senza dimenticare il ruolo dei carabinieri italiani nella Resistenza e nella Guerra di Liberazione dopo il 25 luglio 1943. Inoltre abbiamo condiviso con il sindaco di Argenta l’incontro con il prefetto di Ferrara Massimo Marchesiello per chiedere formalmente un supplemento d’indagine, a fronte delle incertezze ed eventuali carenze documentali. In questi giorni stiamo celebrando il Giorno della Memoria e fra qualche mese ricordiamo gli 80 anni della fine della Seconda Guerra Mondiale; una guerra voluta dai nazifascisti, che ha portato distruzione, morti, paure, odio e disprezzo per la vita umana, tra chi ne ha accettato le conseguenze e chi si è ribellato pagando anche con la vita queste loro drammatiche decisioni".
Gianluca Battisti, vicepresidente dell’Associazione nazionale partigiani, sezione di Argenta, così era intervenuto nei giorni scorsi. "Da parte nostra non c’è nessuna velleità che quella medaglia non venga più assegnata. Il nostro obiettivo è poter raccontare a tutti le reali informazioni. Ovvero che l’appuntato Vassallo si macchiò di diversi episodi non certo carini nei confronti dei suoi compaesani e il suo nome oggi evoca ancora brutti ricordi". In particolare ai tre testimoni filesi ancora in vita, uno dei quali, 100 anni, "fu minacciato da Vassallo". In un elenco di internati nei lager nazisti, circa una trentina e tutti residenti nel comune di Argenta, tra Filo e Longastrino, decorati con la medaglia d’onore, "si sa con esattezza il luogo di internamento e la data del ritorno a casa, avvenuta nei mesi di luglio, agosto, settembre, ottobre. Solo 3 fecero ritorno il 12, 13 e 25 maggio 1945". Tra quei nomi, secondo l’Anpi, non c’è quello di Giuseppe Vassallo. "Sebbene – spiega una nota delle sezioni Anpi di Argenta e Ferrara – risulti prigioniero in Germania dall’agosto 1944 al maggio 1945, le sue generalità non appaiono in nessun elenco o documento ufficiale, accessibili e disponibili, ovviamente rigorosamente controllati".