MARIO BOVENZI
Cronaca

Nodo di via Bologna, Fer accelera: "Abbiamo già messo i binari. Finiremo il tunnel a metà 2025"

Lavori al sottopasso ferroviario, secondo le previsioni primo treno alla fine del prossimo anno. Passeranno le linee che vanno a Rimini e Codigoro. Era il 1999, il primo atto del progetto.

Lavori al sottopasso ferroviario, secondo le previsioni primo treno alla fine del prossimo anno. Passeranno le linee che vanno a Rimini e Codigoro. Era il 1999, il primo atto del progetto.

Lavori al sottopasso ferroviario, secondo le previsioni primo treno alla fine del prossimo anno. Passeranno le linee che vanno a Rimini e Codigoro. Era il 1999, il primo atto del progetto.

C’è più di un inizio, due, forse si vede la fine. Il primo passo risale a tanti anni fa, 25 anni fa. E’ il 1999 viene siglato un accordo dal ministero delle infrastrutture e trasporti, Regione Emilia-Romagna, Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) e Comune di Ferrara. L’opera è colossale come grandi sono le ambizioni. Dovrebbe unire di nuovo la città spezzata dai binari, da quelle sbarre che si abbassano e si alzano più volte al giorno sui treni in arrivo, sulla pazienza di chi è al volante. Obiettivo, la realizzazione di un tunnel che ’salta’ via Bologna, rimossi i passaggi a livello, per far avanzare sottoterra locomotive e vagoni di due linee, la Ferrara-Rimini e la Ferrara-Codigoro (tra qualche anno anche la Suzzara-Ferrara). Sulla carta una benedizione, appunto sulla carta. Rinvii, ritardi, intoppi. Il progetto finisce nelle sabbie mobili. C’è un nuovo inizio. Fer prende in mano il progetto nell’ottobre del 2020, il primo ottobre. Viene impressa un’accelerazione al cantiere. In quattro anni il tunnel prende forma, avanza. "Siamo al 98% dell’opera", spiega Fer. La fine si vede, scorre lungo le traversine che gli operai hanno collocato nel tunnel di acciaio e cemento. Entro la prima metà del 2025, probabilmente a maggio, la struttura verrà terminata. Poi ci saranno i collaudi. Al netto di nuovi imprevisti – in 25 anni ce ne sono stati tanti – il primo treno dovrebbe passare alla fine del 2025. Un grande giorno, anche se è meglio fare gli scongiuri. Già uno slittamento c’è stato. La fine del lavori era prevista per quest’anno, ma c’è stata una "proroga tecnica". Tutto è slittato a metà del 2025. Pochi mesi, briciole rispetto a 25 anni d’attesa. Briciole rispetto a quella montagna che è stata spostata per fare largo ai binari, ruspe e camion hanno portato via 400mila metri cubi di terra. Una montagna. I primi a fare il conto alla rovescia sono i cittadini. Il cantiere di Fer impatta su 22 strade. Nascono comitati, vengono raccolte firme per denunciare i disagi legati alla mobilità in quella zona. Firme di genitori che accompagnano i figli a scuola, persone che devono andare dal dottore in via Krasnodar, alla medicina di gruppo di Foro Boario, nella chiesa di Sant’Agostino. Di chi frequenta gli impianti sportivi di via Beethoven. Colossale anche l’investimento, si parla di 43 milioni. Il complesso lavoro ingegneristico porterà allo scavo di un tunnel tra la zona di via XVI Marzo e quella di via Fabbri. Il nuovo collegamento consentirà di bypassare la città, liberando via Bologna e via Boldrini dai passaggi a livello. Valentina Rizzuti, una residente, lavora in una scuola, quel passaggio a livello per lei è un incubo, il destino che l’aspetta. "Lo attraverso due volte al giorno, le sbarre sempre giù". Come lei tanti attendono l’ultimo atto di quella maledizione che si annuncia nel semaforo rosso a fianco delle sbarre che scendono lente.

"L’opera – precisa Fer – darà una risposta a migliaia di cittadini. Cerchiamo di accelerare i tempi per ridurre l’impatto sui residenti". Fine lavori, addio passaggi a livello, il primo treno si porterà via una bella fetta di traffico e rabbia al volante. Ci sono stati incontri con i residenti, uno prima delle elezioni. Un altro più recente, il 27 settembre. C’era il vicesindaco Alessandro Balboni. "Si è trattato di un dialogo costruttivo", dicono alcuni residenti di via del Bove. "La strada resterà a fondo chiuso, verrà ampliata una piazzetta ed anche la carreggiata. L’amministrazione vuole realizzare varchi ciclopedonali lungo la via e un pontino in via dello Zucchero. Abbiamo riscontrato grande disponibilità da parte del Comune". In novembre, al centro Rivana, una nuova puntata. "Saremo in tanti", dicono i cittadini. Al tavolo Fer e Comune.