"Non torniamo indietro Chi governa la città eviti sgambetti"

Caro Carlino,

passata la tornata elettorale, e mentre giustamente ognuno fa i suoi conti in ambito politico, si sentono poche riflessioni su un tema decisivo per la città, ossia l’unione e la compattezza delle forze che compongono la coalizione. Da sempre il passaggio dagli appuntamenti elettorali regala ripide ascese come clamorosi capitomboli, stagnazioni e scomparse repentine dall’agone politico. Appunto per questo chi governa Ferrara, proprio in questa stagione non facile, ha il dovere di stringere i legami fra le forze della giunta, evitare ulteriori moti centrifughi, limare e smussare le polemiche, e infine, continuare ad agire per il bene comune. La nostra città ha sfide difficili, che possono essere affrontate solo quando esiste una visione condivisa, senza invidie e o sgambetti. Sono considerazioni ovvie, così come è ovvio che una opposizione di sinistra che rimane arenata ai dati delle politiche 2018, incapace per la prima volta da tempo immemorabile a inviare in parlamento un rappresentante del territorio, agirà in ogni modo, dai social media all’informazione di parte, per acuire le distinzioni, i malumori, le polemiche sotterranee. Chi governa il cambiamento ha il dovere di offrire meno occasioni possibili a questo genere di provocazione, già ben visibile in questi giorni, non fosse altro che per ragioni di mera sopravvivenza: se dovesse ritornare la sinistra a governare, semplicemente ‘non farà prigionieri’. Basti osservare il non tanto lontano caso di Verona, dove, perso il capoluogo per ripicche all’interno del centro destra, la città è già passata sotto gli epigoni delle bandiere arcobaleno ben attenti a cancellare le tracce della stagione precedente. Alan Fabbri e la sua squadra hanno cambiato il volto a Ferrara dal punto di vista culturale, turistico, urbano, risollevando dal degrado una zona disastrata come quella della stazione ferroviaria. Tutto questo non può e non deve fermarsi ora. O peggio: non si deve tornare indietro. Quest’ultima possibilità, su tutte, dovrebbe essere l’unico motivo di timore per la maggioranza di governo della città.

Andrea Rossi