Ora il bullismo si sposta sui social Vittime quattro giovani su dieci

La piattaforma ’Elisa’ monitora a livello nazionale il fenomeno grazie alle segnalazioni di ragazzi e docenti

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di Matteo Radogna

Studenti che diventano aguzzini dei coetanei o travalicano i ruoli per mortificare i loro insegnanti. Genitori che puntano il dito contro i docenti. E sullo sfondo i cellulari, che danno risonanza mediatica a ogni fatto. Cyberbullismo e bullismo nelle scuole sono diventati problemi ricorrenti e le analisi statistiche e questionari nelle scuole possono aiutare a capirne la portata. Altrimenti il fenomeno desta preoccupazione solo in concomitanza con gravi fatti di cronaca. Con i pestaggi a scuola, i danneggiamenti, gli episodi di violenze fra coetanei. Ma la realtà del bullismo nel Ferrarese è, purtroppo, estesa come in tutte le altre province. Un sommerso, a volte, coperto dall’omertà che protegge i minorenni prepotenti, rende invisibili le loro vittime, confonde nella massa gli spettatori di abusi e aggressioni. Nel Ferrarese, oltre ai questionari non recentissimi, è in funzione come in tutta Italia la piattaforma Elisa che monitora l’andamento del fenomeno del bullismo sia coinvolgendo gli insegnanti che gli studenti. I numeri sono interessanti se si analizzano soprattutto medie e superiori dove il livello di ‘scontro’ si alza: nelle scuole secondarie di primo grado del Ferrarese i docenti hanno dichiarato che il 7% dei loro studenti ha subito prepotenze dai pari, il 5% ha preso parte a episodi di bullismo, il 6,5% ha ammesso di avere subito prepotenze online e il 4% ha commesso atti di cyberbullismo. Per quanto riguarda le superiori, le percentuali crescono: se si analizzano gli episodi di prepotenza tra pari, dalle risposte degli studenti emerge che il 24% degli alunni delle scuole superiori, nei 2-3 mesi precedenti la rilevazione, è stato vittima di bullismo da parte dei pari e il 18% ha preso parte attivamente a episodi di bullismo verso un compagno mentre, secondo la valutazione dei docenti, in media tra gli studenti e le studentesse solo il 7% avrebbe subito prepotenze da parte dei pari, il 6% ha preso parte a episodi di bullismo, il 7% ha subito prepotenze online e il 6% ha commesso atti di cyberbullismo.

Prima della piattaforma Elisa. nel Ferrarese con Promeco fu proposto un altro questionario nelle scuole. L’indagine coinvolse un campione di 1.552 studenti di 8 scuole medie superiori, concentrati prevalentemente nelle classi del biennio (88,1%) e, in piccola parte, nelle classi quarte di un liceo cittadino (11,9%). Con il questionario vennero proposte diverse situazioni: il bullismo tra compagni di classe; il bullismo nel tragitto casa-scuola; i ruoli di bullo, vittima e ‘bullovittima’; la cultura diffusa delle prepotenze. I dati complessivi evidenziarono un 17,8% di ragazzi vittima di prepotenze ripetute, 3,9% di bulli e 4,4% di ‘bullivittime’. La costante, nella maggior partedei casi, resta l’omertà che ’protegge’ i bulli. A volte, infatti, basta un messaggio o una chiamata per fermare l’abisso.