Palestra di Bevilacqua e lavori "Cantiere fermo e pericoloso"

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Sta continuando a far discutere la situazione in cui versa quella che dovrebbe essere la futura palestra di Bevilacqua ma che nella realtà è un continuo cantiere che non procede, nonostante gli interventi fatti dal comune. A chiedere informazioni è stavolta Beatrice Cremonini (in foto), consigliera d’opposizione di Avanti Cento, che ha interrogato l’amministrazione Accorsi. "Un cantiere abbandonato e lasciato al totale degrado – dice – da luglio, inoltre, a causa del vento, un pannello di fibra di legno che era accatastato sul tetto, è volato giù finendo nel giardino pubblico. Sarebbe opportuno rimuoverlo ma che soprattutto, il cantiere venisse messo in sicurezza e pulito". L’assessore ha dunque illustrato tutto il percorso a ostacoli di quel cantiere, il cambio di azienda e le continue difficoltà, arrivando ai giorni nostri. "C’è impossibilità di riattivare il cantiere a causa degli incrementi legati ai prezzi delle materie prime – risponde Romano Bozzoli durante la commissione comunale presieduta dalla consigliera Elisabetta Giberti – il cantiere ci risulta in sicurezza ma noi non possiamo intervenire perché è ancora in possesso dell’azienda che ha l’appalto. Occorre trovare un accordo consensuale per far uscire l’azienda dal contratto in modo da non avere un’altra causa legale oltre a quella con la precedente impresa. Poi, come già fatto, servirà riprogettare tutto. Purtroppo non ci sono gli spazi legali per poter riconoscere all’azienda una cifra in più riconoscendo l’incremento dei prezzi. Se conviene demolire o continuare da ciò che c’è? Al momento il quadro economico mostra che c’è ancora spazio per proseguire ma certamente occorrerà riprogettare".

E’ a questo punto l’intervento del consigliere di Orgoglio Centese. "Rimarco la preoccupazione per la tenuta del tetto, con legno ormai marcio – ha aggiunto Marco Pettazzoni – ritengo che occorra fare una verifica più costante anche delle impalcature e dei rivestimenti per una maggior sicurezza. Dovreste essere un po’ più arrabbiati con l’azienda e dargli un tempo limite per decidere cosa fare". L’assessore ha dunque spiegato. "Hanno dichiarato di non essere nelle condizioni di poter proseguire col cantiere per i rincari".