Palio Ferrara 2019, brividi alle prove

Oggi cavalli in pista alle 9.15 e alle 18. Dopo l’inghippo di ieri sera, fantini e maestri di campo chiedono la massima attenzione

I cavalli tra i canapi nella prima prova (Foto Businesspress)

I cavalli tra i canapi nella prima prova (Foto Businesspress)

Ferrara, 1 giugno 2019  - «Per stasera noi il jolly l’abbiamo già giocato». Andrea Coghe detto Tempesta, fantino di Santa Maria in Vado, s’allontana a piedi da piazza Ariostea. Il brivido che al venerdì non t’aspetti, ha sconcertato non solo lui: alla seconda prova libera, il canapo non s’è sganciato abbastanza in fretta, e almeno quattro-cinque cavalli hanno rischiato di restare imbrigliati nella fune. A evitare problemi, lo strappo netto della nuova transenna in plastica che recinta tutto l’anello interno: il canapo è sceso, gli otto cavalli sono passati senza problemi e nessuno ha riportato la minima conseguenza.

Ma il campanello d’allarme ha fatto abortire le prove: a maggioranza, le contrade hanno deciso di non effettuare una seconda partenza, sino a quando non saranno stabiliti i motivi dell’intoppo. C’è chi punta subito l’indice sul mossiere Gennaro Milone, che a detta di molti non avrebbe spinto a sufficienza il pedale del verrocchino, accorgendosi che i cavalli stavano forzando la partenza, facendo così cadere il canapo più in fretta. E chi parla invece di un problema tecnico. Nel dubbio, tutti a casa anticipatamente, e ritrovo stamattina alle 9.15 per la prima delle prove obbligatorie: la seconda si svolgerà alle 18, quando le contrade dovranno scendere in pista con l’abbinata scelta per la gara di domani.

Un dubbio peggio che amletico, che l’organizzazione (nelle mani esperte di Stefano Negrini e Michele Formaggi) dovrà risolvere grazie alle verifiche sul nuovo sistema, che sulla carta garantisce un doppio sgancio del canapo, con minori rischi che la fune s’attorcigli a qualche zoccolo; ma anche con la massima attenzione da parte del mossiere, che come si è visto non può pernettersi il minimo margine di errore. Se quanto accaduto ieri sera dovesse ripetersi nella gara, la corsa verrebbe comunque immediatamente sospesa. Su questo, i giudici del Maestrato dei Savi (composto dagli ex presidenti dell’Ente Palio) sono stati immediatamente concordi. La sicurezza, dunque, prima di tutto.

Con questi presupposti, le prove odierne si annunciano più importanti che mai. La prima, ieri, è stata quasi un proforma: San Giacomo, con l’accreditato Enrico Bruschelli (uno dei favoriti della vigilia, assieme a Coghe di Santa Maria e Walter Pusceddu di San Luca, parso motivatissimo), si è allineato alla corda della prima prova. Di rincorsa Alessio Migheli di San Giovanni. Start regolare, per tutti poco più di una passeggiata. Utile a saggiare il manto della pista, apparso molto soft, anche a seguito della pioggia che nei giorni scorsi ha imbibito lo strato di sabbia e terra argillosa di cui è composto il fondo. In ogni caso, opportunamente rollata, e soprattutto grazie al clima decisamente mite, già da oggi le condizioni dovrebbero essere ottimali.

L’attesa, in ogni caso, è già spasmodica: prova ne sia, il buon pubblico presente ieri sulle tribunette. Oggi, come nella Formula 1, le ‘qualifiche’ ufficiali. Anche se poi la sorte deciderà, domani, l’ordine di partenza.