Palio, luci su Piazza Ariostea Ecco le prime prove in notturna Cavalli e asine pronti per le gare

Dopo le visite in mattinata agli animali, tutta l’attenzione è stata dirottata all’esordio serale. Il contradaiolo doc di Siena, Matteo Mecacci, coach di Cento: "La mia vita per questo spettacolo".

Palio, luci su Piazza Ariostea  Ecco le prime prove in notturna  Cavalli e asine pronti per le gare

Palio, luci su Piazza Ariostea Ecco le prime prove in notturna Cavalli e asine pronti per le gare

L’attesa febbrile delle gare e un’adrenalina lunga 12 mesi, perchè per lui e per molti come lui, il Palio è un’emozione che dura tutto l’anno, tramandata dai famigliari. E nella settimana che conduce alle gare che infiammeranno la notturna di sabato in Piazza Ariostea, c’è anche chi, come l’allenatore di basket Matteo Mecacci, da quattro anni punto fermo della Tramec Cento, condotta dalla B alla finale di Coppa di A2 prima e ai playoff promozione poi, della vita di contrada ha fatto un motivo di orgoglio e aggregazione. Senese doc, Mecacci conosce bene la vigilia di questi giorni, immedesimandosi per un attimo anche nelle contrade ferraresi.

Matteo Mecacci, per un senese che da anni lavora con successo nel nostro territorio, il Palio cosa rappresenta?

"Una tradizione, un qualcosa fatto in primis per i contadaioli, e poi magari per i turisti, che in quei giorni di luglio e agosto non mancano mai a Siena. Io sono dell’Istrice, sono stato battezzato in contrada come accadeva una volta e ho seguito la tradizione di mio padre e mio nonno".

Un’aria dicevamo che, per le contrade, a Ferrara come a Siena, si respira tutto l’anno.

"Posso parlare per la mia città e dico che è assolutamente così. In contrada nascono amicizie forti e sono centri di aggregazione fondamentali, dodici mesi l’anno. Io sono cresciuto lì".

Ha anche sfilato nei cortei?

"Assolutamente sì, quando ero più giovane e non allenavo in giro per l’Italia. Ormai col mio lavoro sono a Siena solo in estate, ma nell’omaggio al nostro patrono, che è San Bartolomeo, il 24 agosto, ho sfilato in costume".

2 luglio e 16 agosto, due date che non si possono saltare...

"Diciamo che da quando alleno, ho sempre cercato di evitare di iniziare la preparazione il 16 agoto (ride, ndr) per essere in Piazza del Campo in quei giorni".

A chi critica la corsa dei cavalli perchè ritenuta pericolosa, lei cosa replica?

"Dico che è difficile spiegare a chi non vive il Palio cosa significhi avere questa passione, ma al tempo stesso dico che anche per noi il cavallo non è uno strumento ma un protagonista, e Comune e contrade si sono dotate di un protocollo di sicurezza e un veterinario di fiducia".

Cosa pensa della scelta maturata a Ferrara di anticipare al sabato sera, disputando quindi in notturna le gare?

"E’ una novità che a Siena non potrebbe mai essere introdotta, perchè per noi senesi si corre il 2 luglio alle 19,30 per la Madonna di Provenzano e il 16 agosto alle 19 per la Madonna dell’Assunta. Non sono previste gare con l’oscurità: l’anno scorso, a causa di un acquazzone, si corse il giorno dopo, ma alle 19".

Mauro Paterlini