Ferrara, parcheggiatori abusivi. 'Sentinelle' ed elemosina molesta

Viaggio nei posteggi a pagamento a mille giorni dalla prima inchiesta realizzata dal Carlino

Un parcheggiatore abusivo al Kennedy indica il posto libero ad un automobilista

Un parcheggiatore abusivo al Kennedy indica il posto libero ad un automobilista

Ferrara, 30 giugno 2018 - Quello dei parcheggiatori abusivi è un tema già visto, affrontato, quasi risolto, ma tornato nuovamente a galla. Già tre anni fa, a seguito di un’importante campagna portata avanti proprio sulle pagine del Carlino, in alcuni parcheggi del centro aveva fatto capolino la ‘security’. Oltre mille giorni dopo, anche grazie alle segnalazioni di alcuni lettori, siamo tornati a vedere come sono cambiate le cose. E la situazione, purtroppo, non è mutata. Le due realtà più centrali – ovvero il parcheggio Kennedy e lo spiazzo di via Cortevecchia – sono ancora terreno fertile per gli abusivi. Il primo, ogni giorno della settimana, pullula di ‘sentinelle’ che si sbracciano per indicare agli automobilisti il posto vuoto dove fermarsi.

Arriviamo lì intorno alle 10 e davanti alle casse ci aspetta un ragazzo di colore, alto, sorridente, con la mano protesa in avanti alla ricerca di qualche moneta. I turisti li saluta con un generico ‘capo’, i lavoratori – quelli che vede ogni giorno – li appella con un più informale ‘amico’. In dieci minuti raccoglie parecchio; una persona ogni tre, in media, fa tintinnare nelle sue mani qualche centesimo. Abbiamo visto abbastanza e decidiamo di addentrarci nel cuore del parcheggio, dove troviamo uno sciame di suoi ‘colleghi’: c’è chi indica il posto vuoto, chi aiuta gli automobilisti più impacciati, chi incassa l’extra tassa. Sembra una battuta, ma nel parcheggio si lavora senza sosta. In tre quarti d’ora annotiamo tutti gli spostamenti. Nessuno rimane fisso in un posto più di quindici minuti.

È una turnazione completa. Un’ora ci basta per capire come funziona il traffico del parcheggio Kennedy, così verso le 11 decidiamo di virare sullo spiazzo di via Cortevecchia. Qui di parcheggiatori ne vediamo due, ma le dinamiche sono identiche. Uno scruta i potenziali partenti, l’altro i clienti in arrivo e, per gli habitué della sosta breve fuori riga, c’è il servizio di ‘avviso arrivo vigile’. Il motto, per loro, è chiaro: zero competizione, massima collaborazione. Così a fine giornata i soldi finiscono nella loro cassa comune, invece che nelle casse del nostro Comune.