Piacevole incontro via ‘Meet’ con il professore Rolando Dondarini

"Che cosa posso fare io?" è il motto che ci ha suggerito, in una lezione di un pomeriggio di fine aprile, lo scrittore storico e docente di Storia medievale R. Dondarini. "Utilizzate le ricerche e non scoraggiatevi perchè c’è sempre una via di uscita sapendo cambiare strategia!" ci ha detto serenamente mentre un cagnolino gli abbaiava vicino. Abbiamo esposto le nostre scoperte sulla storia locale di Cento mettendoci uno per volta davanti alla fotocamera del pc. Ci ha dato importanza quando ripeteva i nostri nomi. Era interessato alle nostre parole e abbiamo scoperto che, pur essendo un bolognese, in passato, il sindaco Albertini lo aveva proclamato cittadino onorario di Cento. È stata una sorpresa per noi questa rivelazione e ci siamo sentiti subito a casa. Alle nostre richieste ha risposto con parole semplici e per alcuni di noi anche complesse: "Le fonti storiche sono basilari perché senza ci sono solo le ipotesi che non rispecchiano la verità. È interessante vedere l’antichità ancora di più all’interno di un museo... soprattutto vedere i cambiamenti che l’uomo ha fatto". Ci sembra che ami i bambini per il tempo che ci ha dedicato ascoltandoci e conversando di storia. Ci ha confidato che dopo la laurea, conseguita nel 1975, ha insegnato da maestro elementare fino a quando la sua vita cambiò con una telefonata che lo sorprese: gli veniva proposto il ruolo di docente universitario. Emozionato per le nostre scoperte ci ha detto di non conoscere l’Editto scritto per il Giuoco del pallone e che stava imparando da noi. Ha poi asserito con fermezza: "La Storia siamo noi". Pensiamo che la storia non sia solo conoscere il passato, ma che ci debba far portare sulle spalle tutta Cento! Saremo noi a scrivere la storia con le nostre azioni!