Pici, cinghiale e ricciarelli A Ferrara i piatti di Siena

Borgo di San Giorgio e Palio di Siena, sodalizio culinario: da venerdì a domenica l’iniziativa della contrada giallorossa nei giardini dell’ex scuola Bombonati

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Per tre giorni nel Borgo di San Giorgio si mangerà toscano, e per la precisione senese. Da venerdì a domenica, infatti, gli attivissimi dirigenti della contrada giallo-rossa daranno vita ad incontri gastronomici destinati a richiamare da tutta la città un bel gruppo di appassionati del buon cibo e naturalmente del buon bere. La manifestazione nasce dal sodalizio fra la citata contrada estense e il Palio di Siena, cementata da quello straordinario mondo chiamato appunto palio che accomuna le giornate, anzi la vita, di migliaia di persone di entrambe le città dove la storia è quotidianità e si esprime anche attraverso la particolarità, colma di piacevolezza, dei cibi e delle bevande. Di tutto questo si è parlato ieri mattina nel corso della conferenza stampa organizzata in Comune dagli stessi contradaioli e dall’amministrazione civica, alla presenza dell’assessore al turismo Matteo Fornasini. Luca Sivieri, il presidente della Contrada di San Giorgio, ha snocciolato i dati salienti della manifestazione che si terrà le tre citate sere con inizio alle 19,30 nei giardini dell’ex scuola Bombonati (a un tiro di schioppo dall’antica basilica) con ingresso da via Ferrariola. "L’obiettivo, ha detto, è quello di riproporre un’osteria proprio come in Toscana, perché ‘fa calore’ e fa stare bene la gente che ne ha bisogno dopo i lunghi mesi di pandemia". Non ci si è dunque arresi, ha osservato l’assessore Fornasini ringraziando i volontari dell’Idra: "Tutto il mondo del Palio, ha aggiunto, ha saputo reagire e ha organizzato, nonostante le difficoltà, iniziative importanti confermando che questa manifestazione è uno straordinario patrimonio di socialità".

Si doveva infine scendere nei particolari. Quale il menù della festa made in Siena, organizzata in collaborazione con la toscana Compagnia della Ghianda? Lo ha spiegato il segretario della contrada Alberto Pelizzari: tutto il meglio, ovviamente, della cucina di quella città e del suo territorio. Ecco qualche esempio. Fra gli antipasti il tagliere dei salumi con prosciutto capocollo e finocchiona. Ma ci sono anche pappa col pomodoro, panzanella o trippa alla senese. I primi sono inevitabilmente all’insegna dei pici: con cinta senese oppure cinghiale a meno che non si preferisca la zuppa di fagioli. I secondi sono di carne: coniglio al dragoncello (ideale per la nostra contrada), costolette di agnello o cinghiale alla senese da accompagnare ai fagioli all’uccelletto o ai carciofi e fiori di zucca fritti.

Ricciarelli e cantucci con vin santo per concludere. Il tutto innaffiato da chianti. Meglio prenotare (342 1897127).

Alberto Lazzarini