"Plauso per lo smantellamento dell’ostello della droga"

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Gentili lettori, l’operazione che ha portato alla scoperta del cosiddetto ‘ostello dello spaccio’ a due passi dalla stazione suscita due riflessioni. Primo, seppure in netto miglioramento, la situazione del Gad rimane molto delicata dal punto di vista della sicurezza. E questo è abbastanza normale. Nessuno si aspettava che il problema della droga venisse risolto con un tocco di bacchetta magica, una volta e per sempre. Anzi, la battaglia contro degrado e criminalità è lunga e difficile. Le operazioni di polizia degli scorsi anni e le opere di riqualificazione svolte dal Comune hanno portato a un cambiamento del volto dell’intera zona. Un esempio è il parco Coletta, restituito ai residenti e divenuto teatro di una serie di iniziative e spettacoli, culminati la sera di Ferragosto con un partecipato concerto dei Nomadi. Fatto impensabile fino a pochi anni fa, quando l’area verde era nelle mani degli spacciatori. E qui mi collego alla seconda riflessione: l’importanza di mantenere alta l’attenzione. In questa fase, in un quartiere come il Gad basta infatti allentare la presa per un istante per perdere terreno in favore della criminalità. Il blitz all’ostello dello spaccio e la recente stretta sui locali problematici testimoniano che l’attenzione non è calata. In sintesi, la via che porta alla salvezza del quartiere è ancora lunga e accidentata. Ma i risultati testimoniano che la strada intrapresa è quella giusta.