Po e siccità, candidati a confronto "Un patto per salvare il territorio"

Aspiranti parlamentari all’iniziativa del ’Carlino’ nella sede del Consorzio. Calderoni: "I governanti ci ascoltino"

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di Lauro Casoni

‘ll territorio che verrà’ è stato il tema principale dell’appuntamento organizzato dal Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, in collaborazione con il nostro quotidiano, ieri mattina a Palazzo Naselli-Crispi, e che ha visto confrontarsi i candidati ferraresi alle elezioni politiche attorno a quesiti e problematiche concrete del settore sottoposti da Cristiano Bendin, responsabile della redazione estense del Carlino, in veste di moderatore. Sono intervenuti alla tavola rotonda Daniela Fuschini candidata di Unione Popolare, Marcella Zappaterra in corsa nel listino plurinominale proporzionale per il Partito Democratico (per la Camera), Alberto Balboni, senatore uscente e candidato di Fratelli d’Italia all’uninominale e al plurinominale (capolista, Senato) e Francesco Badia candidato del Terzo Polo all’uninominale per la Camera.

"Un’occasione di confronto voluto fortemente dal Consorzio – ha sottolineato il presidente, Stefano Calderoni –. Chi governerà dovrà mettere tra le priorità la realizzazione di un vero piano di adattamento ai cambiamenti climatici e contro il dissesto idrogeologico e noi già da ora ci proponiamo come interlocutore privilegiato in quanto abbiamo le esperienze e i progetti per governare il nostro territorio". "La certezza dopo questa lunga fase emergenziale– ha spiegato Mauro Monti , direttore del consorzio, – è che, grazie a uno sforzo straordinario di mezzi, persone e alcune idee innovative, il nostro sistema irriguo ha tenuto e le aziende agricole, pur con qualche limitazione e difficoltà, sono riuscite a irrigare le colture duramente colpite da condizioni climatiche estreme con un’assenza di pioggia durata ben 150 giorni. Poi, dopo il lungo periodo siccitoso sono arrivate, come sappiamo, le piogge che però sono state un altro evento estremo". "È chiaro – prosegue Monti – che per svolgere questo lavoro il consorzio haraddoppiato le spese dell’energia elettrica. Costi che non possono essere ridotti grazie al solo impegno del consorzio e che cercano una soluzione a livello governativo". Tutti concordi i candidati nel riconoscere all’ente professionalità e una presenza indispensabile nella salvaguardia del territorio. Opinioni diverse invece sono emerse tra i candidati circa l’individuazione di una strategia per affrontare il tema del caro energia. Per Daniela Fuschini è "indispensabile rivedere completamente la gestione dei terreni e degli interventi ambientali anche correndo il rischio di andare contro a prassi consolidate e prevedere una legge nazionale contro l’espansione della cementificazione dei terreni. E in tema di gestione delle acque realizzare una cabina di regia nella quale possano essere compresi tutti i soggetti che si occupano di acqua". "Per il risparmio energetico – chiude – è indispensabile cercare ogni forma di produzione alternativa che non sia penalizzante per l’ambiente: no ai pannelli solari nei campi". Più complesso e articolato l’intervento di Marcella Zappaterra che dall’esperienza in consiglio regionale auspicherebbe l’approvazione di una legge speciale per il delta del Po dove "sarebbe essenziale fare confluire progetti, finanziamenti, prevedere la riduzione delle accise comunali e poi poterla rendere subito attuabile recependo le indicazione del Pnrr". Sempre Zappaterra ritiene che "la strada giusta per cominciare a risolvere i problemi di carenza energetica sia seguire le linee programmatiche del progetto regionale ’Idropolis’ e perseguire, in chiave di promozione del territorio, il percorso iniziato con il progetto ’Idrovia’. Il senatore Alberto Balboni si dice preoccupatissimo della tenuta del nostro territorio in chiave ambientale e sostiene l’operato dei consorzi di bonifica. Vede nella "battaglia al cuneo salino la risposta indispensabile al pericolo di desertificazione dei terreni e quindi dei gravissimi danni che l’agricoltura ferrarese potrebbe subire". Anche per Balboni il territorio, se gestito in accordo con i consorzi di bonifica può dare vita a "progetti turistici innovativi, ma calati nella realtà". Chiaro il riferimento all’idrovia, per la quale il senatore si dice "non contrario al progetto, ma a come il progetto è stato attuato". Francesco Badia punta a "semplificare la vita alle imprese, tagliare la burocrazia, accelerare i percorsi di assunzione per i lavoratori e nello specifico settore dell’agricoltura, rivedere la tassazione dell’imu sui terreni agricoli per agevolare i giovani agricoltori. Tutti interventi che andrebbero a mitigare le grandi difficoltà del settore se non si è capaci di intervenire sul lato della riduzione dei costi energetici".