CRISTINA RUFINI
Cronaca

Professoressa perseguitata. Parla il marito della vittima:: "Ci ha rovinato l’esistenza"

Processo per stalking: in aula il coniuge della donna che ha ricevuto le attenzioni per 5 anni "Quell’uomo mi ha anche strattonato quando ero con lei. Mia moglie ora ha paura di tutto".

Professoressa perseguitata. Parla il marito della vittima:: "Ci ha rovinato l’esistenza"

Professoressa perseguitata. Parla il marito della vittima:: "Ci ha rovinato l’esistenza"

"Ci ha rovinato l’esistenza, mia moglie era una persona indipendente, usciva da sola, da quando siamo finiti in questo incubo ha paura di tutto, non dorme la notte". A parlare al banco dei testimoni, ieri, il marito della professoressa che per cinque anni quasi è stata oggetto delle attenzioni morbose e quasi quotidiane di un anziano, che non si è arreso neanche davanti ai provvedimenti di ammonimento e di divieto di avvicinamento emessi nei suoi confronti. "Le lasciava bigliettini e pupazzetti sul cofano dell’auto parcheggiata fuori da scuola – ha poi raccontato una collega della vittima – era il 2019 ricordo. In quel momento non sapevamo chi fosse stato l’autore, poi la collega me lo indicò fuori dalla scuola e in effetti era quasi sempre lì. Con una presenza nel tempo praticamente quotidiana. Ricordo che in quel periodo io e le mie colleghi non la lasciavamo mai sola, lei era spaventatissima".

La ’persecuzione’, secondo quanto raccontato dalla professoressa e ricostruito dalla procura, sarebbe andata avanti fino al 2023. Con un crescendo di episodi che hanno choccato se possibile ancora di più l’insegnate, a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro: uno con protagonista suo figlio, poco più che maggiorenne che alla guida dell’auto che era solito guidare lei, sarebbe stato inseguito dall’ottantenne, mentre un secondo episodio nei confronti del coniuge: l’aggressione verbale, con spintone a suo marito che era andato ad aspettarla fuori da scuola "proprio perché avevo notato che lui si stava recando verso la scuoia – ha spiegato ieri in aula l’uomo – mentre mi stavo dirigendo verso una piadineria dove avrei dovuto incontrare mia moglie. Ma quando l’ho visto, ho deciso di raggiungere mia moglie fino a scuola...quando ci ha visti insieme ha deviato in un parcheggio poco distante e io ho scattato una foto, a quel punto lui è venuto verso di me con fare minaccioso e mi ha pure colpito a un braccio. Ha decisamente rovinato la nostra esistenza".

Al banco dei testimoni si sono succeduti altri testimoni, tra i quali la moglie dell’imputato, che ha cercato di spiegare come suo marito si recasse spesso nei luoghi frequentati dalla signora, perché poco distante abitava il loro figlio. L’imputato non era presente in aula. E’ accusato di avere perseguito con una cadenza ossessionante, quotidiana, un’insegnante che se lo vedeva comparire davanti alla scuola dove insegnava, le lasciava bigliettini sul cofano dell’auto. La seguiva. E, pare, conoscesse tutti i suoi spostamenti.