"Quando potremo vedere la nave romana?"

L’interrogazione della consigliera civica Carli Ballola: "Lavori ancora non conclusi, l’amministrazione faccia chiarezza anche sui fondi"

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"Quando vedremo la nave romana?". È questa la domanda che la capogruppo consiliare civica Sandra Carli Ballola porrà all’amministrazione comunale di Comacchio, tramite un’interrogazione che sarà presentata nel Consiglio comunale di stasera. "Sono ormai trascorsi 41 anni dal ritrovamento del relitto dell’imbarcazione romana Fortuna maris, ritrovata nel 1981 a nord-ovest di Comacchio a Valle Ponti durante il drenaggio di un canale collettore; la nave è affondata intorno al 10 a.C. probabilmente sul ramo padano dell’Eridano – ricorda Carli Ballola –. Il carico è già da tempo esposto al Museo Delta antico e si tratta di lingotti di piombo spagnoli, numerose anfore per l’olio e il vino, oggetti personali, scarpe, abiti, calzature, dadi, e anche tempietti bronzei in miniatura, per cui è paradossale che non si sia ancora completato il restauro della nave in modo da dare unitarietà e completezza alla ricostruzione storica; sembra che lo scafo sia inglobato in una specie di cappotto in vetroresina che conserva il legno e favorisce un trattamento con sostanze conservative ma non si hanno informazioni certe. E ciò mentre le trenta imbarcazioni ritrovate a Pisa nel 1998 sono state esposte e musealizzate negli Arsenali Medicei sul Lungarno pisano nel 2019, rendendo visibile a tutti attraverso visite guidate le varie fasi del recupero e del restauro".

La capogruppo civica de La Città Futura - M5S riporta, inoltre, come al Comune siano stati assegnati ben 5 milioni dai fondi Pnrr per il Polo culturale, "che comprende Palazzo Bellini, Padiglione ad archi, Arena di Palazzo Bellini, Museo Delta Antico, ed anche il museo che ospiterà la nave romana, e che l’uso di questi fondi abbia una scadenza ravvicinata. Ma – aggiunge –, finché la nave non sarà restaurata, i lavori non possono essere completati e rendicontati in tempo per ottenere i finanziamenti. Quindi bisogna fare presto e accelerare i tempi, agendo anche sulle istituzioni preposte ai lavori di restauro". Da qui, una serie di domande che saranno rivolte all’amministrazione comunale: "Chiediamo pertanto di conoscere la sorte della nave romana, lo stato e il luogo di conservazione, la fase di restauro e i motivi del rallentamento dei lavori; di sapere quando potrà essere esposta e perché non far conoscere il lavoro in progress, di avere notizie sullo stanziamento economico e i termini entro cui i lavori devono essere completati, e di conoscere le azioni messe in campo dall’amministrazione per ultimarli prima della scadenza e della rendicontazione. Inoltre si chiede di consentire all’intero Consiglio comunale di poter visitare la nave romana nello stato in cui si trova ora".

Valerio Franzoni