Revenge porn, fino a sei anni in cella

Il reato è stato introdotto dalla legge 69 del 2019 sul codice rosso

Il reato di revenge porn è stato introdotto dall’articolo 10 della legge 69 del 2019 e punisce la diffusione illecita di immagini o di video sessualmente espliciti. Chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da euro 5mila a euro 15mila. La stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video di cui al primo comma, li invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso delle persone rappresentate al fine di recare loro danno. La pena è aumentata se i fatti sono commessi dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva.