«Il miracolo di Ferrara sarà la chiave per liberare la Regione»

Salvini da piazza Municipale sfida Bonaccini. Annunciato un nuovo patto per la sicurezza e controlli nelle scuole

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Ferrara. 13 luglio 2019 - Ferrara, una testa di ponte per la conquista della Regione. Matteo Salvini chiede ai mille radunati sotto il palco di piazza Municipale, e attraverso di loro agli elettori protagonisti «della storica vittoria del 9 giugno», di compiere «un altro miracolo». La candidatura del sottosegretario leghista Lucia Borgonzoni si fa strada («Può fare molto bene», dice Salvini), la sfida a Stefano Bonaccini è lanciata iniziando dai tempi: «Spero che indica le elezioni nei tempi dovuti, senza scavallare al prossimo anno. Si è votato a novembre, si deve tornare a votare a novembre». Non si fa attendere la replica: «Al ‘cittadino’ Salvini rispondo dicendo che rispetterò la legge, che Salvini, nelle vesti di ministro, conosce molto bene – dice il governatore –. Si voterà negli interessi esclusivi degli emiliano romagnoli, al di là delle convenienze politiche». Ma nelle due ore a Ferrara, Salvini si è concentrato innanzitutto sulla città. Dapprima un incontro con le autorità, nella sala di giunta: accolto dal sindaco Alan Fabbri e dal vicesindaco Nicola Lodi, il vicepremier si è intrattenuto sullo sviluppo dell’Università e i temi dell’ordine pubblico. «Tornerò a Ferrara a firmare un nuovo patto per la sicurezza – l’annuncio –; e da settembre, grazie a un finanziamento già deliberato di 51mila euro, cinque istituti della città entreranno nel programma Scuole sicure, con controlli antispaccio a difesa dei ragazzi». Il tempo di salutare i nuovi assessori e i nuovi consiglieri comunali (per l’opposizone, non invitata, presente solo Dario Maresca, esponente della civica Gente Amodo), quindi la discesa in piazza Municipale per il comizio. Dallo sgombero del campo Rom all’annuncio di rinforzi per le forze dell’ordine («Lunedì comunicherà i numeri al sindaco»), sino all’economia e al lavoro. «Date fiducia a questi ragazzi – l’invito, allargando lo sguardo alla giunta –, faranno bene». Durante i controlli in piazza, fermato un ragazzo con una pistola giocattolo.

Stefano Lolli